Villaggio flop, Preganziol si rivale su Coipes

Il sindaco Galeano si insinua nella liquidazione del consorzio che ha lasciato incompleto Borgo Fiorito

PREGANZIOL. Il flop del “Villaggio Ecologico” di Borgo Fiorito, realizzato dal consorzio Coipes, continua ad avere strascichi anche per il comune di Preganziol. Giovedì scorso il sindaco Paolo Galeano, nell'ambito della procedura di liquidazione coatta della società, ha presentato ufficiale istanza di ammissione al passivo. È la seconda strada che l'amministrazione intraprende nella speranza di completare le opere di urbanizzazione connesse all'intervento.

«Si tratta di opere pubbliche per un valore di 60 mila euro», spiega Galeano, «riteniamo doveroso tentare ogni via per la tutela del credito vantato del comune. In concreto questa iniziativa viene intrapresa anche con l'obiettivo di tutelare i nostri concittadini che purtroppo sono rimasti coinvolti in questa infelice avventura». Il complesso residenziale di via Monti del Sole, approvato nel 2002 e realizzato all'interno del Progetto Comunitario She (edilizia sostenibile) nel 2006, ha mostrato da subito numerosi punti deboli dal punto di vista funzionale. I primi residenti hanno lamentato notevoli disagi e disfunzioni al sistema di teleriscaldamento. Oggi tre quarti dei 67 alloggi risultano inagibili e disabitati. Ai contenziosi di natura privatistica si aggiungono gli incompiuti urbanistici.

«Rimangono da ultimare l'asfaltatura dei marcipiedi, la sistemazione degli interventi lungo il Rio Serva, il marciapiede lungo via Baratta Vecchia, la segnaletica verticale» spiega Galeano, «il loro costo sarebbe garantito dalla polizza fidejussoria prevista nella convenzione. Verificato il perdurare del mancato completamento degli interventi, la nostra amministrazione ha deciso di attivare la procedura di assicurazione che però ci è stata negata dalla stessa compagnia». Nel 2014 si è aperto dunque un ricorso in sede civile («dovrebbe definirsi la prossima estate» commenta Galeano) cui si aggiunge ora una nuova strada: «Abbiamo deciso di non lasciare nulla di intentato presentando l'istanza di insinuazione al passivo al tribunale fallimentare di Venezia». La liquidazione coatta di Coipes è stata decretata nel marzo 2016. Nel 2013 un contributo regionale da 2milioni di euro, assegnato all'ater di Treviso per l'acquisto di alcuni alloggi avrebbe potuto risollevare le sorti della Coipes. Nel giugno del 2016 tali risorse sono state destinate ad altri interventi prevalentemente nel comune di Paese.

Matteo Marcon

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