Villa Soldi, il Comune vigila sulla vendita

SAN FIOR. A una settimana dalla scomparsa dell’ultima proprietaria, la signora Elisabetta Sbrojavacca, torna in vendita Villa Soldi Cadorin, gioiello del XIX secolo. Gioiello deprezzato, però, che in pochi anni è passato dalla valutazione iniziale, di quasi cinque milioni di euro, all’attuale, di un milione e 399 mila. E un ribasso così consistente potrebbe aprire le porte a compratori di ogni genere. Per questo, il sindaco Gastone Martorel promette di vigilare, nel caso il bando non andasse deserto: «Abbiamo posto dei vincoli anti speculatori. È una zona di pregio, villa e parco sono un simbolo del paese, vigileremo perché l’area sia rispettata». Il Comune può solo vigilare su futuri interventi: pensare di acquisire l’immobile è pura fantasia, visti i tempi di vacche magre. Lo spiega l’assessore alla cultura, Francesco Granzotto: «Anche se l’asta va avanti da anni, e scende sempre, l’importo è comunque oneroso. Quello che potremo fare, lo faremo, è un patrimonio di San Fior».
Un patrimonio che, pur senza l’acquisizione, è già costato abbastanza alle casse dell’amministrazione. Il sindaco spiega infatti che negli anni si sono rese necessarie ingenti spese per la manutenzione degli alberi secolari del parco di via Serravalle, i cui rami sporgevano all’esterno della villa, ostacolando il passaggio di autobus e mezzi pesanti. Cifre per le quali il Comune potrebbe rifarsi sul prossimo proprietario, scoraggiando ulteriormente eventuali compratori. È verosimile, quindi, che anche l’ennesima asta vada deserta, e che alla scadenza del bando (il 2 ottobre) nessuna offerta sia arrivata al tribunale di Treviso. Se il prezzo per la villa (23 stanze, piscina, dépendance, 33 mila metri quadri di parco secolare) è tutto sommato appetibile, non altrettanto si può dire per la cifra che l’eventuale proprietario dovrà sborsare per gli imprevisti “extra”.
Andrea De Polo
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