Viaggio a Prata di Pordenone per la Madonna dei Miracoli

La sacra immagine sarà  trasferita nel vicino Friuli nella chiesa di Santa Lucia L’amministrazione e i fedeli offriranno l’olio santo
BOLOGNINI MOTTA DI LIVENZA GIUBILEO DELL'APPARIZIONE, CORTEO SINDACI DAL MUNICIPIO E ACCENSIONE DEL CERO IN BASILICA MADONNA DEI MIRACOLI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
BOLOGNINI MOTTA DI LIVENZA GIUBILEO DELL'APPARIZIONE, CORTEO SINDACI DAL MUNICIPIO E ACCENSIONE DEL CERO IN BASILICA MADONNA DEI MIRACOLI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

MOTTA DI LIVENZA. Il simulacro della Madonna dei Miracoli emigra eccezionalmente in Friuli Venezia Giulia, ma non dovrà percorrere tanti chilometri. Infatti alla fine di febbraio (la data non è stata ancora scelta, ma si presume il 27), la Preziosa sacra immagine sarà trasferita a Prata di Pordenone, nella chiesa di Santa Lucia. Rimarrà lì fino al 9 marzo, praticamente alla vigilia della ricorrenza della famosa apparizione mariana, destinata a cambiare, per sempre, le sorti di questo territorio, quello di Motta di Livenza e quello a cavallo tra due regioni accomunate da tanti fattori.

Da più di 500 anni anche in provincia di Pordenone la devozione è fortissima, e i confini amministrativo e diocesano, non si avvertono tra i fedeli, come accade invece ancora troppo spesso nella politica. «La devozione popolare verso la Vergine è intatta da decenni qui a Prata» assicura il parroco di Santa Lucia a Prata di Pordenone, don Pasquale Rea, originario della cittadina veneta di La Salute di Livenza, frazione della veneziana San Stino a meno di una ventina di chilometri proprio da Motta «stiamo preparando con cura e senza lasciar intentato nulla, il passaggio del simulacro nel nostro territorio, che si trova in una diocesi diversa, ovvero quella di Concordia Pordenone. Saranno organizzati numerosi momenti di preghiera e uno si annuncia molto suggestivo».

Infatti l’amministrazione comunale e i fedeli di Prata saranno chiamati, alla conclusione dei momenti di preghiera, a offrire l’olio santo. Non solo Prata, ma tutto il territorio pordenonese di confine (che negli anni 50 voleva “restare” veneto) conservano intatta la devozione per la Madonna di Motta. Ci sono gruppi di preghiera un po' dappertutto, in particolare a Pravisdomini, a Pasiano e nella vicina cittadina veneziana di Annone Veneto, per ragioni molto ovvie di vicinanza. Prata e il suo territorio abbracceranno il simulacro idealmente, per condividerne il messaggio carico di umanità e di speranza. —

Rosario Padovano

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