Via Sant’Agostino, baristi in fuga Adesso ci si sposta fuori mura

Un bar chiuso, un altro barista illustre che sceglie di spostarsi. Di questi tempi, a Treviso, non sarebbe una notizia, visto il «frullatore-centrifuga» che da anni vive il settore dei pubblici esercizi, più dentro che fuori le mura: cambi gestioni, cessioni, ritorni e rientri.
Ma quando i due bar sorgono a pochi metri di distanza, nella stessa centralissima via, e a due passi dalla zona del mercato, la cosa non passa inosservata. E suscita qualche riflessione.
Stiamo parlando infatti di via Sant’Agostino. All’angolo con via Casa di Ricovero e piazza Matteotti, ha chiuso da pochi giorni le serrande l’«Old bar». «Chiuso per ferie» recita il cartello sulla vetrata, in realtà, dopo la recente ristrutturazione dopo i lavori sullo stabile, la signora Francesca, che era davvero un’istituzione del quartiere, ha preferito concentrarsi sull’altro locale gestito a Sant’Artemio. Poco più avanti, verso San Leonardo, Tito Tonella aveva aperto a luglio il «Tito bar», dopo la lunga attività in piazza Trentin, ceduta al «ticket» Minello-Favarato nel 2012. Tito, personaggio fra i più noti in città anche per il suo trascorso di portiere del Treviso calcio, si è trasferito in strada Ovest, aprendo 10 giorni la caffetteria «Susi» vicino al grande centro privato di medicina. «Qui si lavora e c’è soddisfazione, mi sembra di essere tornato indietro di 15 anni », dice. Per ora il «Tito bar» prosegue, ma la scelta di Tito è emblematica. Dietro le scelte di abbandonare il quartiere, il problema degli affitti in centro e dei costi. Ma la coincidenza di via Sant’Agostino induce a pensare che anche la zona adiacente a piazza del Grano, l’area del mercato, non sia più l’eldorado di un tempo. E che comunque la concorrenza fortissima, oltre ai tanti bar, fervono iniziative, come quella di «Winelovers» di Righetto che a metà piazza ha aperto all’arte e alle iniziative culturali - stia facendosi sentire.«Si lavora la mattina, poi il pomeriggio avremo si è no una decina di clienti, punto» dice il gestore di un altro locali poco distante, «non c’è solo la crisi: il problema vero, che nessuno sembra capire, è che in centro non viene più nessuno, soprattutto il pomeriggio e prima di cena».Par di capire che il bar... in centro si stia spostando. E che due baristi affermati bar scelgano pressoché contemporaneamente la zona di strada Ovest e di Sant’Artemio porta la bussola decisamente a nord.
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