Via le bici dalla stazione di Conegliano, protestano i pendolari

Rastrelliere spostate da via XXI Aprile a via Ruio per lavori in corso in via Vespucci Ma anche al termine dell’intervento non torneranno: «Mobilità lenta trascurata»

CONEGLIANO. Le rastrelliere nell’area della stazione ferroviaria spariscono definitivamente. Sono state rimosse ieri per il cantiere della nuova via Vespucci, ma non potranno più essere ricollocate in via XXI Aprile, quando diventerà la principale strada di scorrimento del centro, insieme alla stessa via Vespucci.

stalli spostati. Per il momento gli stalli delle bici sono stati trasferiti nel parcheggio delle corriere in via Ruio, dietro la scuola Ipsia. I ciclisti pendolari dovranno muoversi tra i pullman, una soluzione che a molti non appare ideale, anche perché accanto al Biscione, considerato da molti un luogo insicuro.

Oggi riprendo le scuole e con esse le numerose corse di Mom, sarà un primo banco di prova. La protesta dei ciclisti corre già in centro e sul web. «I fruitori delle rastrelliere sono per la maggior parte pendolari che utilizzano il treno», è la scritta di protesta comparsa in via XXI Aprile.

«Non ha alcun senso obbligare a depositare le biciclette in un luogo distante dalla stazione, rischiate che le bici vengano abbandonate nel piazzale della stazione. Si spera sia una soluzione temporanea». Pali e alberi sono già stati riempiti di biciclette, il rischio per i pendolari è quello di una multa.

Le rastrelliere dei bike sharing, con alcune biciclette comunali scassate, sono utilizzate in mancanza di altri posti.

Alcuni professionisti, come Amedeo Fadini, coneglianese pianificatore territoriale, iscritto all’ordine degli architetti paesaggisti, ha evidenziato le proprie perplessità. «Sono un ciclista urbano: l’auto ce l’ho e funziona, ma da circa due anni vado al lavoro in treno e mi reco in stazione in bicicletta, non è una scelta comoda ma lo faccio perché, avendone l’opportunità, lo ritengo un mio dovere», spiega.

«Trovo profondamente sbagliato che ci si debba pensare all’ultimo momento e che non ci fosse un progetto legato al cantiere di via Vespucci: sarebbe stato un bel segno di attenzione predisporre prima la nuova area per le bici, poi far partire il cantiere. L’amara constatazione è che la priorità va sempre alle auto, i ciclisti restano un “intrigo” da sistemare da qualche parte. Eppure a me sembra che le auto ingombrino molto di più, come quelle ammassate la sera davanti la stazione».

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Claudia Brugioni. «Sono offerte agli utenti le indicazioni circa le nuove collocazioni delle rastrelliere che ci vediamo costretti a spostare», sottolinea l’assessore alla Mobilità. «È stato puntualmente individuato un sito, non lontano dalla stazione ferroviaria, in via del Ruio. La decisione assunta, altro non è che un atto dovuto conseguente».

il precedente. In via Carducci nei marciapiedi del viale della stazione erano già state tolte le rastrelliere un anno fa. «Il Piano urbano del traffico», aggiunge l’assessore Brugioni, «ha permesso di analizzare puntualmente lo stato di fatto della città, con particolare attenzione rivolta alla viabilità, ai pedoni, ai trasporti pubblici e alla mobilità di ogni specie, comprese le piste ciclabili e, conseguentemente, valutare ogni possibile scelta non solo viabilistica. Sarà debitamente depositato a breve e recherà importanti indicazioni anche per la mobilità debole».

Già nel giugno 2017, quando era scattata la “retata” in centro contro le biciclette – una quarantina quelle che furono rimosse, perché fuori dagli stalli – l’associazione Liberalabici aveva chiesto di individuare spazi adeguati per ciclisti e pendolari. 


 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso