Via il direttore sanitario, terremoto all’Usl 2 di Treviso: in partenza Morgante Cadamuro

Avvicendamento imminente. Ha chiesto di tornare al precedente incarico, ma lo staff era nel mirino di Zaia e Regione

TREVISO.  Terremoto ai vertici dell’usl 2. È in partenza, - forse già nel prossimo mese di settembre – il direttore sanitario Marco Morgante Cadamuro braccio destro del direttore generale Francesco Benazzi.

L’indiscrezione trapela da Venezia, ai piani alti delle struttura sanitaria regionale. E anche se a Treviso tutti si trincerano dietro un muro di cortesi “no comment”, arrivano conferme indirette anche dal mondo politico regionale.

Sarebbe stato lo stesso Morgante – c on tanto di lettera inviata al “numero uno” Benazzi – a chiedere di lasciare la posizione per tornare al precedente incarico di dirigente. Si parla di un desiderio di tregua dopo le fortissime pressioni degli ultimi tempi, culminate nei diversi eclatanti casi che l’azienda sanitaria ha dovuto affrontare. Dal caso Geriatria alla code del pronto soccorso; dalle liste di attesa alle carenze degli organici, in un contesto che peraltro ha visto il direttore generale Benazzi scontrarsi con gli Ordini e i sindacati dei medici.

Morgante, infine, aveva gestito direttamente la vicenda della paziente oncologica che aveva contestato il trattamento ricevuto, altra vicenda oggetto di ispezioni della Regione.

I bene informati assicurano che l’avvicendamento sia questione di poche settimane. Il tempo di trovare un sostituto per il delicato incarico, tanto più ora che si profila all’orizzonte, anche materialmente, la nuova cittadella sanitaria, per quanto a stralci. A Venezia giurano che un primo tentativo con un alto dirigente della struttura sanitaria non sia andato a buon fine, anche per le inevitabili ripercussioni sul piano dei rapporti fra casa madre e azienda trevigiana.

La partita è tutta in mano al direttore generale Francesco Benazzi, in sinergia con la Regione. E sarebbe seguita con particolare attenzione anche dal governatore Zaia, che come sempre ha particolare considerazione di quanto avviene nel suo feudo e nell’Usl unica di Marca, esempio della razionalizzazione dei servizi della sanità pubblica. Le pressioni erano forti da tempo, sui vertici dell’Usl 2, proprio per i numerosi casi saliti alla ribalta: anche sulla direzione sanitaria?

Morgante era approdato in direzione strategica nel 2016, nominato da Benazzi, allora commissario, come successore di Domenico Scibetta, nominato dalla Regione al timone dell’Usl 16 di Padova e commissario di Usl 15 e Usl 17 (oggi tutte fuse nell’Usl 6 ), per sostituire sua volta Claudio Dario.

Benazzi lo aveva da poco nominato direttore sanitario all’Usl 8 di Montebelluna, al posto di Paola Corziali. Era stato per il noto dirigente medico un ritorno alle origini: Morgante al Ca’ Foncello aveva iniziato, negli anni '90, dopo laurea , specializzazioni e master (e una prima esperienza a capo del distretto) come componente della direzione sanitaria, sotto Stellini. Poi la direzione del San Valentino di Montebelluna e la direzione sanitaria all’Oras di Motta di Livenza. 

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