Vescovo, aperta la successione Gardin in pensione e in proroga

In pole position tre nomi Il nunzio pontificio Dal Cin Pizziolo, “collega” a Vittorio e il vicario patavino Zatti Don Cevolotto “promosso”? 

È ufficialmente aperta la successione del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin.

Il 15 marzo ha compiuto i 75 anni, soglia delle “quiescenza” ecclesiastica. E come prevede la prassi il presule, trevigiano di San Polo, ha comunicato a Roma il traguardo anagrafico, mettendosi di fatto a disposizione. Non solo: monsignor Gardin lo avrebbe comunicato in recenti incontri con gli ecclesiastici. Da un lato ufficializzando il suo addio, dall’altro ratificando una fase di proroga dai limiti temporali non definiti (uno dei suoi predecessori rimase quasi due anni dopo averne compiuto 75). Adesso c’è chi dice che il successore potrebbe arrivare a fine anno, per i 10 anni esatti del suo insediamento in cattedrale, perché Gardin arrivò a Treviso dal Vaticano il 18 dicembre 2009.

E tanto è bastato per rilanciare i rumors sull’identikit del successore: alle voci più accreditate su possibili successori trevigiani. Uno è veterano: Corrado Pizziolo, di Scandolara, vescovo di Vittorio Veneto. L’altro è l’emergente Fabio Dal Cin, nato a Sarmede, vescovo di Loreto e nunzio apostolico, ha 53 anni ed è delegato pontificio per la basilica di Sant’Antonio.

Altri parlano di un nunzio apostolico che dall’estero avrebbe e chiesto di rientrare in patria. La chiesa trevigiana confida in un successore territoriale, o in una svolta generazionale. Altre ipotesi portano a Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia , a Giuseppe Pellegrini (Pordenone Concordia), a Renato Marangoni, vescovo di Belluno, e nato a Crespano. In lizza anche don Giuliano Zatti, vicario a Padova.

L’attuale vicario del vescovo Gardin, don Adriano Cevolotto, è dato invece papabile per una diocesi a Nordest. —

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