Veneto Banca, la Consob dà ragione ai risparmiatori
L'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) della Consob ha riconosciuto le ragioni di altri cinque risparmiatori dell'ex Veneto Banca

TREVISO. L'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) della Consob ha riconosciuto le ragioni di altri cinque risparmiatori dell'ex Veneto Banca che vi si erano rivolti chiedendo riparazione per l'azzeramento del valore delle azioni possedute in seguito alle svalutazioni praticate dalla ex banca popolare prima del suo definitivo collasso.
Lo comunica Matteo Moschini, avvocato trevigiano che ha seguito il ricorso, secondo il quale dai pronunciamenti dell'Acf "emerge che la truffa stata perpetrata in modo scientifico e massivo ai danni della collettività dei risparmiatori. Pur di riuscire a vendere le azioni da essa emesse - scrive il legale - Veneto Banca ha falsificato in modo scientifico e massivo i profili dei suoi clienti, classificando come esperti di finanza e speculatori dei soggetti con nessuna conoscenza in materia e senza la bench minima propensione al rischio".
Moschini sottolinea inoltre come sia da parte sua necessario "agire ora nei confronti di Intesa Sanpaolo, cessionaria dell'azienda Veneto Banca e in quanto tale, in base alle comuni norme civilistiche , tenuta a risarcire i danni dalla stessa cagionati".
Almeno fino a quando, conclude, "la politica, fino ad ora completamente assente, non deciderà di affrontare la questione in modo equo e ragionevole, assicurando ai risparmiatori traditi la tutela dei loro diritti".
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