Velodromo: contenziosi chiusi, nuove aziende in pista

Federico Cipolla

spresiano

Mosole, i rappresentanti del Gruppo Pessina Costruzioni, la Federciclismo e gli emissari del governo oggi a Milano firmeranno di fronte al notaio la fine del project financing del Velodromo di Spresiano. Un accordo che servirà a far ripartire i lavori, probabilmente, con un commissario che li seguirà da vicino e che dovrà riappaltarli. Non mancano le imprese interessate, anzi, almeno un paio si sono già fatte avanti. Le trattative per sbloccare i lavori, arenatisi per le difficoltà economiche della Pessina, sono durate nove mesi. Ma nei giorni scorsi il Tribunale di Milano, che sta curando il concordato dell’azienda edile che aveva ottenuto il project financing, ha autorizzato lo scioglimento della concessione alla Velodromo srl (società di diretta emanazione della Pessina creata ad hoc per condurre i lavori a Spresiano e gestire per 50 anni la struttura da 6 mila posti). L’ambizioso progetto dedicato ai pistard ha coinvolto in questi anni diversi attori: la ditta Mosole, proprietaria del terreno, il gruppo Pessina, la Federciclismo, l’iniziale progettista Pool Engineering. L’accordo quadro, perfezionato negli ultimi mesi, punta a chiudere i contenziosi del passato, tra le diverse parti, segnando un nuovo punto zero. Quello che verrà siglato oggi è un atto fondamentale anche perché rimette nelle mani della Federazione Ciclismo tutta la partita.

Spetterà alla Federciclismo, con il Governo, decidere come muoversi per il futuro. È probabile la nomina di un commissario, che procederà con un nuovo appalto. Ci vorrà ancora del tempo prima che a Spresiano si ricominci a lavorare, ma finalmente l’orizzonte è cambiato. Due anni circa di cantiere sono necessari per concludere l’opera. Altro tema delicatissimo è la sua gestione. Il project financing puntava a garantirne la sostenibilità: la Pessina di fatto sarebbe rientrata dell’investimento per i lavori grazie alle attività ospitate per i successivi 50 anni. Chiuso il project, serve ora un nuovo gestore.

Potrebbe essere la stessa Federciclo, ma dovrebbe affrontare il complicato mondo della promozione, visto che la struttura, per sostenersi, avrà bisogno di ben altri incassi rispetto a quelli garantiti solo da allenamenti e gare ciclistiche.—

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