Vedelago, un parco acquatico nel futuro delle cave

Ideato dallo Iuav, è stato inserito nel Piano ambientale. Il vicesindaco di Vedelago: «Tre milioni di metri quadrati da riqualificare»

VEDELAGO. Un grande parco acquatico in una delle tante cave estinte di Vedelago, uno dei comuni più scavati della provincia. È questa la novità della traduzione operativa delle linee guida per il Piano di Gestione Ambientale approvata dalla giunta. Che per trasformare un buco nero del territorio in un’occasione di crescita ha pensato a scivoli, piscine, e campi da gioco.

Come trasformare un territorio degradato in un’opportunità per il Comune di Vedelago? È la domanda a cui cerca di dare risposta lo studio attraverso il quale il Comune intende ripensare le aree oggetto di escavazione attraverso un progetto di ricomposizione paesaggistica.

Ad aiutare la giunta sono stati gli studenti dello Iuav che hanno consegnato nelle mani di sindaco e assessori un progetto che si pone lo scopo di amplificare la ricettività turistica e valorizzare quella naturalistica. Tra gli obiettivi anche quello di migliorare la viabilità di Vedelago ma soprattutto, rilanciare le zone fuori dal centro abitato inserendo attività di vario tipo: sportive, ricettive e paesaggistiche.

Insomma, si tratta di realizzare delle strutture che possano aumentare l’attrattività per tutto il territorio della castellana. Spiega così l’assessore ai lavori pubblici e ambiente, Marco Perin: «Nel nostro piano di assetto del territorio (Pat) l'area di ricomposizione è enorme, parliamo di 3 milioni di metri quadrati. Il 40% di questa superficie potrà essere destinata per il 25% a rinaturalizzazione e percorsi stradali con l'obiettivo appunto di ridisegnare la viabilità e creare un grande parco urbano. Il rimanente 15% con destinazione ad infrastrutture a servizio della collettività a conduzione pubblica ma anche privata. Sarà un grande masterplan che pianificherà lo sviluppo di Vedelago per i prossimi 20 anni. Una grande opportunità che intendiamo sfruttare e considerare in maniera attenta con un progetto unico a livello regionale per dimensioni e per caratteristiche del nostro territorio».

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