Le spazzatrici Savno con il cappello alpino: «Città pulita grazie a 70 isole ecologiche»

Fervono i preparativi per il Raduno triveneto degli Alpini a Conegliano, nel fine settimana attese non meno di 50 mila persone. Savno ha presentato il piano straordinario a Comune e Ana per la raccolta dei rifiuti: macchine operatrici inconfondibili grazie all’opera di De Luca

Salima Barzanti
Una delle spazzatrici di Savno con il cappello alpino
Una delle spazzatrici di Savno con il cappello alpino

Un piano operativo straordinario imperniato su 70 isole ecologiche per mantenere la città pulita durante il raduno triveneto degli Alpini di venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 giugno. Savno scende così in campo con le Penne nere.

E si mette anche il cappello: lunedì 9 giugno, nella presentazione delle iniziative in piazza Cima, sono state svelate anche le due simpatiche spazzatrici, una di grandi dimensioni e una più compatta, “vestite a festa”, riconoscibili per gli originali cappelli da alpino.

Uno è stato realizzato in legno scolpito da Beniamino De Luca, il secondo è in cartapesta: entrambi sono posizionati sui tettucci, e sfileranno nel cuore della città del Cima per garantire la pulizia delle strade. Sulle fiancate dei due mezzi campeggerà lo slogan “Savno con gli Alpini”.

Il piano operativo

In collaborazione con i volontari Alpini, l’azienda ha messo a punto un piano operativo straordinario per garantire decoro urbano e sostenibilità ambientale durante tutta la manifestazione. Nel merito, saranno allestite 70 isole ecologiche distribuite lungo il percorso, speciali punti di conferimento nelle aree ristoro, mentre la raccolta differenziata sarà gestita con svuotamenti frequenti dei contenitori, affiancati da interventi di spazzamento prima, durante e dopo l’evento.

«Savno e gli alpini condividono un percorso comune, fatto di impegno e servizio al territorio. Siamo orgogliosi di essere al loro fianco da sempre, così come loro non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno al nostro lavoro», – hanno commentato Stefano Faè e Gianpaolo Vallardi, rispettivamente presidente e direttore generale di Savno, presenti insieme al presidente del Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Roberto Campagna, «Quella con le Penne nere, inoltre, è una collaborazione che al tempo stesso ci permette di vivere il territorio e di rafforzare ulteriormente il nostro legame con la comunità. L’idea delle spazzatrici addobbate con il cappello alpino? È stata una bellissima intuizione: un’iniziativa simbolica, che siamo convinti resterà impressa nella memoria di molti».

Evento straordinario

Il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, ha sottolineato la straordinarietà dell’evento «che richiede un’organizzazione impeccabile, anche sotto il profilo ambientale», e su questo ha ribadito che «si può contare sull’affidabilità di Savno». E ha aggiunto: «Sarà un momento storico, tre giorni intensi ed emozionanti, interamente dedicati agli alpini, alla loro storia e ai valori che rappresentano».

A nome dei 5.200 soci, dei 30 gruppi e dei 17 comuni che fanno parte della sezione Ana di Conegliano ha parlato il presidente Francesco Botteon: «Un sincero ringraziamento a Savno per il supporto e per lo spirito con il quale ci viene offerto. L’evento potrà vantare piazzole ecologiche, contenitori per la raccolta differenziata e interventi di pulizia nei punti più delicati, soprattutto laddove è previsto un grande afflusso di persone. Anche noi, come Alpini, daremo il nostro contributo aiutando nelle operazioni di pulizia, in particolare nella giornata di sabato».

Numeri ed eventi

Sale dunque l’attesa per il raduno triveneto e centenario della sezione Ana di Conegliano: nel weekend in arrivo sono attese 50 mila persone, tra Alpini e simpatizzanti. Una vera invasione pacifica per la città.

Tanti gli eventi in programma. «Le aspettative in termini di presenze sono più che positive, e le strutture ricettive sono quasi al completo», ha aggiunto il presidente sezionale Botteon, «Raggiungere i cento anni della nostra sezione è un traguardo importante: un secolo di storia, di valori tramandati e di amicizie. Ci stiamo preparando con lo spirito dei nostri veci, coloro che hanno fondato la sezione e hanno reso possibile tutto questo. Gli Alpini non si raccontano a parole, si fanno riconoscere dai gesti… è questo che ci è stato insegnato».

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