Vecchi e non a norma, la polizia di Treviso sequestra due bus di studenti che andavano in gita
I bus con cui sarebbero dovuti partire sono stati sequestrati dalla polizia stradale di Treviso. Per gli studenti c'è stato l'happy end: nell'arco di poco sono arrivati due nuovi bus e la gita (seppur in ritardo) è iniziata

TREVISO. All'inizio si era messa veramente male per cento ragazzini, convinti che avrebbero saltato la gita scolastica in programma giovedì. I bus con cui sarebbero dovuti partire sono stati sequestrati dalla polizia stradale di Treviso. Motivo? Erano vecchi e insicuri. Al netto dei guai in cui sono incappati i conducenti dei bus (maxi multa e ritiro della carta di circolazione) per gli studenti c'è stato l'happy end: nell'arco di poco sono arrivati due nuovi bus e la gita (seppur in ritardo) è iniziata.
L'accordo. Nell’ambito del protocollo sottoscritto tra il Miur e il Ministero dell’Interno, stipulato nel 2015 con l’obbiettivo di aumentare i livelli di sicurezza delle gite e dei viaggi di istruzione scolastici effettuati con autobus, mettendo in condizione gli organi di Polizia di effettuare controlli mirati prima della partenza, nella mattinata di giovedì la Polizia Stradale di Treviso ha controllato 2 autobus diretti nel vicentino per una gita educativa, organizzata da un istituto secondario di primo grado con a bordo circa un centinaio di passeggeri tra studenti e professori.
Dal controllo balzava subito all’occhio degli operatori che entrambi gli autobus adibiti a noleggio con conducente risultavano immatricolati da molti anni, violando così le disposizioni che prevedono il divieto utilizzo di veicoli con più di 15 anni per lo svolgimento del trasporto persone.
La violazione di questo divieto viene sanzionata con il pagamento da euro 500 a euro 3.000, inoltre la stessa violazione comporta anche il ritiro della carta di circolazione.
Oltre a questo uno dei due autobus presentava gravi inefficienze relative alla sicurezza dei passeggeri, ossia il malfunzionamento delle uscite di sicurezza.
La polizia commenta: "Anomalia gravissima si provi solo ad immaginare cosa sarebbe successo se lo stesso fosse incorso in un incidente stradale e vi fosse stata la necessità di usufruire delle uscite di sicurezza da parte degli studenti, l’incolumità degli stessi sarebbe stata messa in serio pericolo".
La pattuglia operante a questo punto ha fatto l’unica cosa che andava fatta, fermare la partenza della gita scolastica.
Ai conducenti degli autobus, venivano contestate le violazioni previste per un importo complessivo di oltre 2000 euro, con contestuale ritiro delle autorizzazioni e delle carte di circolazione degli autobus che venivano sottoposti al vincolo del fermo amministrativo, per impedire che tale situazione di pericolo si possa verificare nuovamente.
L'happy end. Con il fine di garantire comunque lo svolgimento della gita ma soprattutto con lo scopo di garantire la sicurezza del trasporto degli studenti, in accordo con l’istituto scolastico veniva predisposto un ulteriore servizio di trasporto con altri due autobus regolari che venivano fatti giungere in loco successivamente, consentendo così, seppur con un po’ di ritardo agli studenti di raggiungere il luogo della gita, ma di farlo in totale sicurezza.
Inutile dire che, già sul posto, sono state innumerevoli le attestazioni di stima e gratitudine da parte della persone che hanno assistito al controllo che ha consentito di tutelare il prezioso “contenuto” trasportato dagli autobus.
Qualcuno poi, avendo appreso successivamente dai figli del controllo, non ha mancato di telefonare direttamente al Comando di Piazza delle Istituzioni per complimentarsi e ringraziare.
La Polizia Stradale ha ringraziato e garantito la sua costante presenza in questi controlli ritenuti di assoluta importanza.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video








