Varchi Ztl di Treviso, ancora 6000 pass. Appalto a una ditta per ridurre i permessi

TREVISO. Un’azienda privata per riformare completamente la gestione degli ingressi nella zona a traffico limitato (Ztl) del centro storico di Treviso. È la scelta dell’amministrazione che dopo aver sondato varie aziende informatiche si prepara a lanciare un bando per la riprogrammazione di tutto il cervellone che oggi gestisce i pass, ma anche la riorganizzazione dei controlli. Il progetto dovrebbe partire di pari passo con il nuovo bando per la gestione della sosta in città. E finalmente, viene da dire, visto che lo stralcio dei 6000 pass era una priorità dell’amministrazione non appena eletta, due anni fa.
Ztl colabrodo
Si puntò subito il dito contro «i permessi dati senza criterio dalla passata amministrazione (Manildo, ndr) che avevano vanificato di fatto la zona a traffico limitato». Si annunciò più volte la riforma, non fatta. Ora pare sia giunto il fatidico momento, anche perché gli ultimi dati della rilevazione fatta dal Comune sugli accessi alla Ztl (2020) aveva dato risultati emblematici descrivendo di fatto una Ztl che, pur riducendo i volumi generali di traffico, si dimostrava un colabrodo.
Il dato più emblematico quello del Calmaggiore (che sarebbe la via pedonale per eccellenza) con circa 530 auto al giorno di media di passaggio. Anche lì si annunciarono riforme, ma quando Ca’ Sugana propose di limitare nettamente l’orario di accesso si scontrò con la furia dei commercianti a cui – va detto – imponeva consegne ad orari impraticabili. Da allora tutto fermo, anche causa altre priorità. Ma adesso, forse, si cambierà davvero.
Nuovo sistema a zone, e a tempo
Il piano è chiaro e Ca’ Sugana dopo i confronti con le aziende private sa di poterlo realizzare: i pass saranno rilasciati su specifiche zone della Ztl in funzione di residenza, attività commerciale o necessità. Ogni pass darà accesso solo a quell’area e solo attraverso il varco che vi conduce. Non sarà più possibile raggiungere, ad esempio, San Vito da Calmaggiore.
Gli ingressi e le uscite saranno poi controllati da nuove telecamere che verranno installate in tutte le vie di uscita (esempio piazza Trentin per la Ztl di San Vito) per monitorare che effettivamente nessuno circoli liberamente nelle Ztl, ma anche che nessuno vi rimanga a oltranza (vale per i pass commerciali o carico scarico). I possessori dei pass non avranno più quindi “carta bianca”, com’è oggi in quasi tutti i casi, ma saranno soggetti a restrizioni. Si conta così di tagliare l’incredibile mole di permessi che fa della Ztl del centro una zona, di fatto, assai trafficata.
San Francesco, deroga per l’asporto
La gara potrebbe scattare già entro metà primavera, in vista anche di una ripartenza generale post pandemia che riguarderà la città a 360 gradi. Per adesso tutto resta stabile, compre la deroga alla chiusura delle Ztl di San Francesco/San Vito all’ora di cena. Il Comune ha infatti deciso di confermare la finestra di accesso libero dalle 18 alle 22 per il ritiro dei pasti dai locali della zona.—
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