Vandali nel cantiere di una villa
Danneggiato un escavatore, tagliati sacchi di cemento

L’escavatore danneggiato
GODEGA.
Un agguato in stile mafioso ha visto come bersaglio un cantiere edile nella barchessa di villa Savorgnan, dimora risalente al XVI in centro a Bibano. Sono stati tagliati sacchi di cemento e resi inservibili 30 quintali tra cemento e calce e rotti i vetri di uno scavatore. I danni ammontano a 2 mila euro. Ma il malvivente ha lasciato una traccia, un'impronta di scarpa e per lui le ore potrebbero essere contate. Da circa un mese un'ala dell'edificio storico situato in via Marconi è interessata da lavori di ristrutturazione. Nella notte tra martedì e mercoledì il cantiere è stato preso di mira da vandali. In particolare è stata presa di mira l'impresa edile di Eugenio Raccanelli di Colle Umberto. «Non mi era mai successa una cosa del genere - spiega l'imprenditore - chi ha fatto questa cosa deve essere un pazzo mitomane». Ignoti hanno scavalcato il cancello d'entrata e hanno messo a soqquadro il cantiere. Con una pala hanno tagliato i sacchi di cemento e poi fatto scorrere l'acqua, rovesciato un bidone e spaccato i vetri della cabina ed i fanali di uno scavatore. Hanno anche chiuso una betoniera e tagliato dei teli di nylon. La barchessa è di proprietà di Natalino Peruzzetto, che lì sta ricavando una nuova abitazione per la sua famiglia e il figlio Gary. E' stato proprio Natalino Peruzzetto ieri mattina a scoprire l'agguato e allertare così i carabinieri. I militari hanno compiuto un sopralluogo e, tra i gli elementi repertati, hanno rinvenuto l'orma di una scarpa che con ogni probabilità appartiene all'autore dell'atto vandalico. Indagini sono in corso sull'episodio, sono spariti cinque chili di chiodi, ma non è certo per rubare che i vandali sono andati lì. L'azione era mirata e più che la barchessa è stato preso di mira il cantiere. Il sospetto degli investigatori è che si tratti di un episodio intimidatorio nell'ambito dell'antagonismo tra imprese edili. Potrebbe trattarsi di qualcuno interessato a quei lavori e che, vedendosi soffiare il cantiere da un'offerta più vantaggiosa, ha voluto così vendicarsi. Ma il cerchio intorno al colpevole si sta stringendo. L'ipotesi di reato è quella di danneggiamento aggravato. (di.b.)
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