Valdobbiadene: un tetto per gli sfollati
La casa per i Miotto. Il sindaco: «Pronti a pagare le spese»

La frana di 300 mila metri cubi a Santo Stefano
VALDOBBIADENE.
Rimane sospesa sopra le case, anche se immobile, la frana di 300mila metri cubi a Santo Stefano, che minaccia di rovinare sopra le case di Rinaldo Miotto, Renzo Bortolin e le loro famiglie. L'emergenza maltempo durerà sino a domani, ma non è ancora deciso quando le famiglie potranno con sicurezza fare ritorno alle loro case, bisognerà essere sicuri che i 40 mila metri quadrati di terreno a vigneto rimangano definitivamente fermi, come hanno fatto durante tutta la giornata di ieri. I due nuclei familiari sono sfollati da venerdì sera, allertati dai carabinieri dell'emergenza. I Bortolin hanno trovato sistemazione da amici, a Combai. Rinaldo Miotto, la moglie Svetlana ed i loro quattro figli, che hanno un età dai 7 anni ai pochi mesi, hanno vissuto i primi giorni di emergenza nel camper di famiglia. La sistemazione di fortuna, visto il prolungarsi dell'emergenza e anche visto l'inverno imminente, è stata sostituita da un appartamento offerto ai Miotto da un amico di famiglia. Il nucleo familiare ora vive in un appartamento poco distante dall'abitazione minacciata dalla frana. «Il nostro amico ci aveva gentilmente offerto la casa da subito, ma pensavamo che l'emergenza sarebbe finita presto e non ci sembrava necessario - spiega Rinaldo Miotto - Poi ci hanno detto che bisognerà aspettare per rientrare a casa, si sono interessati alla cosa anche i servizi sociali del comune, spiegandoci che era opportuno trovare una sistemazione di questo tipo, così eccoci qui. Speriamo che finisca tutto molto presto, soprattutto per i bambini». La persona che ha offerto l'appartamento ai Miotto l'ha fatto spontaneamente e gratuitamente, da amico di famiglia, «noi ci siamo comunque offerti di rifondere eventuali spese» ha spiegato il sindaco Bernardino Zambon. Mentre continuano i monitoraggi, la strada provinciale 36 «del Combai» rimane chiusa al traffico, resta isolato il cimitero e cancellate le fermate dei mezzi pubblici. (a.d.g.)
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