Usl, guerra ai falsi invalidi: via ai controlli a sorpresa

Pronta la task force: sarà una commissione medica di professionisti esterni Test sulla sussistenza dei disagi per garantire chi ha davvero diritto agli aiuti
Di Andrea De Polo

CONEGLIANO. L’Usl 7 dichiara guerra ai falsi invalidi. Si avvarrà di una commissione medica di professionisti esterni all’Usl, in grado effettuare le visite di controllo a sordi, ciechi e portatori di handicap, per verificare la reale sussistenza del disagio fisico, e il relativo diritto a un’assistenza sanitaria mirata. Perché, soprattutto in tempo di crisi, sono sempre di più i furbetti che cercano ogni scorciatoia pur di godere di prestazioni sanitarie agevolate. È anche un modo per proteggere e garantire un servizio sempre migliore ai veri invalidi, senza sperperare risorse per chi non ne ha diritto.

Per la “task force” anti-falsi invalidi l’Usl 7 ha investito 60 mila euro. Si tratterà di tre specialisti che effettueranno le visite di accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordità civile, dell’handicap ai sensi della legge 104/92, e del collocamento lavorativo mirato. Compiti che da molti anni rientrano nelle attività a carico delle aziende sanitarie, ma che negli ultimi tempi sono andati incontro a diverse novità normative. In particolare, dal 2012 la Regione disciplina una nuova modalità organizzativa delle commissioni per le visite di controllo.

E la deliberazione 2147 della giunta regionale, pubblicata a novembre 2013, è una piccola rivoluzione normativa: «Le commissioni possono essere validamente composte con la presenza di soli tre medici, di cui uno specialista in medicina legale in qualità di Presidente, e due componenti (uno prioritariamente scelto tra i medici del lavoro, ed uno specialista nella patologia prevalente oggetto della valutazione), tuttavia uno di essi può essere il medico Inps o il medico rappresentante di categoria. Infine la composizione delle commissioni nel caso di accertamenti finalizzati anche al collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità (legge 68/99) deve comunque prevedere la presenza del medico del lavoro e di un operatore sociale dei servizi pubblici territoriali competenti». Non solo: i tre medici in questione devono essere “esterni”, cioè non dipendenti dell’Usl di riferimento, così da essere «indispensabili quantitativamente e qualitativamente per garantire una adeguata operatività».

L’Usl 7 ha recepito immediatamente le nuove linee guida di Venezia. Il direttore generale Gian Antonio Dei Tos, il 28 febbraio, ha deliberato l’assunzione dell’onere di spesa per il 2014: 60 mila euro, comprensivo del rimborso delle spese di viaggio. I professionisti esterni, comunque, saranno remunerati secondo la tariffa regionale vigente, indicata in delibera: «58 euro per ciascuna seduta di commissione, di regola per tre sedute pomeridiane, al lordo delle ritenute fiscali».

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso