Uscita in coda ad altre auto per non pagare la sosta stangati i furbetti del ticket
Ponte di Piave
Volevano fare i furbi e non pagare il parcheggio dell’aeroporto Marco Polo di Tessera (Venezia), ma sono stati individuati dalle telecamere della polizia di Stato e denunciati per truffa. Sono quattro autisti di veicoli ncc ( ovvero noleggio con conducente) che la scorsa primavera hanno tentato di intascarsi qualche soldo in più evitando di pagare quanto dovuto per la loro permanenza nel parcheggio dello scalo veneziano. Due di questi riesono nell’Opitergino: uno a Ponte di Piave, l’altro a Salgareda.
Il sistema escogitato per no pagare era semplice e, fino a un paio di giorni fa, ben collaudato.
All’ingresso del parcheggio gli autisti staccavano regolarmente il ticket senza il quale non avrebbero potuto accedere all’area, parcheggiavano, si recavano al terminal per aspettare l’arrivo dei clienti, li caricavano in auto e, all’uscita, si accodavano a un’altra auto che passava sotto la sbarra, senza dover versare un centesimo per la loro permanenza.
La truffa ha funzionato fino a quando a Save, l’azienda quotata in Borsa che gestisce l’aeroporto lagunare, non sono più tornati i conti. Le auto che risultavano presenti nel parcheggio erano molte di più rispetto a quelle che in realtà l’area avrebbe potuto ospitare.
«Ogni volta che viene staccato un ticket, vengono registrati il numero del biglietto e la targa del veicolo che si appresta a entrare nel parking», spiegano dall’azienda. Un caso limite è quello accaduto nel maggio scorso: Save si è accorta che nello stesso giorno una sola auto era riuscita a entrare nel parcheggio per ben sette volte, senza mai uscirne. La vicenda ha puzzato non poco ed è stata avvertita la polizia di Stato, che ha fatto partire una serie di controlli anche con l’uso di alcune telecamere. I filmati hanno inchiodato gli autisti alle loro responsabilità. I quattro responsabili delle violazioni sono stati denunciati alla Procura di Venezia sia in sede penale che in sede civile.
Il reato contestato è gravissimo: truffa. La denuncia civile è partita nello stesso istante. Con questa, l’azienda veneziana vuole recuperare i 6 mila euro di ammanco che la pensata dei quattro autisti di altrettanti “noleggi con conducente” ha provocato alle casse della ditta.
Tutti gli ncc che operano nello scalo aeroportuale veneziano stringono accordi con Save, che tiene a sottolineare come il comportamento scorretto dai quattro denunciati non debba essere scambiato per un andazzo più generale.
Ad ogni modo, sarà difficile che le persone individuate riescano a trarsi d’impiccio da questa storia. Probabile che paghino caro il tentativo di risparmiare qualche soldo. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








