Un’oasi e un museo per il Piave

Santa Lucia, via libera al progetto: 90 ettari da valorizzare per turismo e cultura
Agostini Pederobba il fiume Piave
Agostini Pederobba il fiume Piave
SANTA LUCIA DI PIAVE. L’amministrazione comunale ha gettato le basi per realizzare una gigantesca oasi naturalistica all’interno del Piave, con annesso un museo della storia del fiume sacro alla Patria. Un’area di oltre 90 ettari, nel territorio tra Santa Lucia e Santa Maria, sarà acquisita dal Comune per farne un polo d’attrattiva turistica, ma anche di ritrovo per famiglie e di studi scientifici e universitari.


La giunta di Santa Lucia ha dato il via libera per l’iter burocratico che servirà ad avere in concessione i terreni. «Abbiamo intrapreso la richiesta al magistrato della concessione di 90 ettari di aree in golena – ha spiegato il sindaco Riccardo Szusmki – Stiamo perfezionando le pratiche per realizzarvi una oasi naturalistica, che poi sarà gestita in maniera da essere vissuta, elemento di attrattiva e di conoscenza del nostro fiume».


La prima fase servirà a un ripristino ambientale, con il coordinamento del Genio civile e l’unità organizzativa forestale est della Regione Veneto. L’area si trova all’interno dell’ambito di tutela ambientale Zps “Grave di Papadopoli” . «Abbiamo scoperto, facendo delle analisi – dice andora Szumski – che la maggiore parte dei bambini non è mai stata sul Piave, come per noi accadeva naturalmente in gioventù». Attraverso la collaborazione con l’università di Venezia e il contributo di fondi europei, l’obiettivo è di realizzare un osservatorio ornitologico e vegetazionale. In questo modo non solo le famiglie, ma anche gli studenti potranno ammirare e analizzare la flora e la fauna caratteristiche del fiume e le sue evoluzioni. Sono previsti inoltre dei workshop, corsi di aggiornamento e preparazione per universitari e laureati in scienze ambientali, biologia, ingegneria ambientale. Il secondo stralcio, attraverso l’individuazione di un edificio attorno al greto, prevede la creazione di un museo dedicato al fiume Piave. «Un luogo dove valorizzare l’ambiente fluviale – si spiega nel documento programmatico dell’amministrazione – Inoltre al suo interno potranno trovare spazio delle mostre temporanee. Creeremo un unico polo in cui il fiume Piave è protagonista, polo didattico e di interesse turistico per tutte le età». Il progetto si inserisce parallelamente alla più vasta opera della pista ciclabile lungo gli argini del Piave, che dal Bellunese raggiungerà le Grave di Papadopoli. In un turismo sempre più “green” – sulla ciclabile Monaco-Venezia le previsioni per i prossimi anni sono il passaggio di 500 mila turisti tedeschi ogni anno – Santa Lucia vuole diventare un polo d’attrazione, che porti ricchezza anche economica alle realtà locali.


Diego Bortolotto


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