Una rosa rossa in attesa dell’arrivo dei genitori

Una rosa rossa, il gambo avvolto nella stagnola, sembra quasi strappata da un’aiuola. L’appoggia furtivo un passante, nemmeno un vicino, poi si allontana veloce, e sta a guardare Carabinieri e...
Marson Treviso suicidio piazza pio X
Marson Treviso suicidio piazza pio X

Una rosa rossa, il gambo avvolto nella stagnola, sembra quasi strappata da un’aiuola. L’appoggia furtivo un passante, nemmeno un vicino, poi si allontana veloce, e sta a guardare Carabinieri e Polizia in azione, che si arrovellano per cercare di entrare nell’appartamento, mentre ormai Andrea, disteso lì a terra senza vita, non se ne cura. «Ma lo conosceva?». «No, ma mi dispiace tanto per quell’uomo». La rosa rimane lì, il rosso vivo risalta ancora di più sul lenzuolo bianco. Regala una nota di poesia, ad una tragica vicenda che poesia non ha. Sono tante le persone che ieri mattina hanno atteso pazientemente fino a quando l’agenzia funebre non ha portato via il corpo. Quasi a voler tenere compagnia a quell’uomo, a non lasciarlo solo, almeno allora, mentre la famiglia, che si trovava a Bolzano al momento della tragedia, doveva ancora giungere sul posto. I vicini, allertati da quell’urlo che ora difficilmente dimenticheranno, raccontano i piccoli aneddoti, gli incontri, le poche parole, i saluti cortesi, con quell’uomo che si stava facendo conoscere ed apprezzare dagli inquilini del condominio. (s.g.)

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