Una casa di riposo privata a ridosso del Ca’ Foncello

Modificata la destinazione dell’ex area commerciale da 38 mila metri quadrati Vicinio alla rotonda dell’ospedale niente negozi ma strutture di accoglienza
de wolanski agenzia foto film treviso lottizzazione via pasteur
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Meno negozi più servizi, e per servizi, oltre a uffici di carattere direzionale, si intende la possibilità di 15 mila metri quadrati di casa di riposo per anziani. Siamo a Sant’Antonino, ecco l’ipotesi di riconfigurazione dell’area commerciale da 38 mila metri quadrati vicino alla rotonda del Ca’ Foncello - o meglio della futura Cittadella della Salute - e del prossimo Terraglio Est.

il piano e l’area

Il terreno era stato destinato a direzionale e commerciale dal vecchio Prg. Un maxi affare, sia per i proprietari di allora, sia per altre società interessate all’espansione di nuovi centri commerciali. Fu così che nei primi anni del Duemila a mettere le mani sui terreno tra Sant’Antonino e la tangenziale fu il gruppo Pam-Panorama – si parla di una spesa a doppia cifra in milioni di euro – puntando a un proficuo business commerciale da 38 mila metri quadrati di negozi, altrettanti di parcheggi, più altri spazi da destinare a altri usi. Ma non è andata così.

la rivoluzione

Il piano, dopo un primo stop in Regione, è stato definitivamente stralciato con il nuovo piano degli interventi che ha mantenuto l’ampiezza del possibile piano edilizio, rivedendo nettamente le percentuali e lasciando un solo 10% al commerciale. Il resto sono ora 15 mila metri di direzionale e 15 mila di ricettivo. Che vuol dire alberghi, turismo, ma anche e forse soprattutto case di riposo. A questa ipotesi starebbe pensando infatti la proprietà per valorizzare l’area non più appetibile a livello di centro commerciale, ma sicuramente interessantissima secondo questa nuova ottica. Vari soggetti pubblici e privati in questo periodo stanno infatti portando avanti simili progetti a Treviso e in provincia.

“business anziani”

Senza contare il vasto piano di restauro e rigenerazione messo in atto dall’Israa nel quadrante di Borgo Mazzini, bisogna mettere in fila oggi, oltre al piano Pam, altri due soggetti interessati all’affare nella sola Treviso. C’è infatti la cooperativa Cps, che ha blindato con il nuovo Piano degli Interventi la possibilità di realizzare una struttura per anziani sulle rive dello Storga a Santa Maria del Rovere. E c’è la Nove di Alcide Setten, che punta a realizzare un edificio pressoché interamente dedicato al co-housing per anziani sul Bastione del Castello, all’ex Camuzzi, all’ingresso del centro in via Roma. E questo solo per citare quelli di cui si è avuto notizia. «La sfida con i privati oggi è aperta, e tutta in salita per i soggetti pubblici», aveva detto tempo fa uno dei responsabili delle Ipab di Marca. L’assedio infatti è forte.

edilizia ma anche verde

A Sant’Antonino si attende la presentazione del piano di Pam in Comune (oggi è ancora allo studio) ma si può comunque tirare un sospiro di sollievo perché dopo le revisioni fatte in Regione e in Comune il progetto è stato il più possibile armonizzato con l’abitato (vista anche il prossimo arrivo del Terraglio Est). Tra il “retro” del quartiere, ovvero a nordest di via Sant’Antonino e la futura edificazione nei pressi della rotonda, ci sarà un’ampia e lunga fascia verde attrezzata a mitigare la nuova edilizia.

Federico de Wolanski

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