Un saluto romano poi le scuse corali I parà si dissociano

I primi a rammaricarsi sono stati loro, i paracadutisti. Un incidente che rischiava di sporcare l’atteso raduno nazionale. Un loro tesserato, il vittoriese Piasentin, peraltro noto alle cronache per il suo credo fascista, nell’attesa della cerimonia di ieri mattina presso casa Tandura, in via Caprera, ha infatti esclamato «Viva il duce», alzando il braccio in segno di saluto… romano, secondo il rito fascista del Ventennio. Poco prima, peraltro, aveva criticato Mussolini per le leggi razziali.
Imbarazzo fra i presenti; c’era anche Barbara De Nardi, assessore al Centenario. I dirigenti dell’Associazione Paracadutisti si sono subito dissociati e hanno presentato scuse ufficiali. La città, infatti, è medaglia d’oro alla Resistenza. Viva attesa, comunque, per il più grande tricolore che sarà lanciato dal cielo insieme ai paracadutisti, questa mattina, ma anche per un secondo record, la bandiera municipale mai prima confezionata. «Sarà puro spettacolo» assicura il presidente dell’Associazione dei parà, Marco Bertolini. «Attenzione ai gufi, però» ironizza Barbara De Nardi, assessore al Centenario, dopo aver ascoltato in consiglio comunale, l’altra sera, quanti («assai pochi, per la verità, e comunque pentiti»), hanno parlato di fallimento delle celebrazioni. «Fallimento con oltre 200 mila presenze?» si chiede, incuriosita, De Nardi. Ma avanti. Le delegazioni delle 135 sezioni italiane dei “parà” si sono accampate in area Fenderl. La giornata è iniziata con il consiglio nazionale, in municipio. A mezzogiorno l’ omaggio floreale alla targa commemorativa di Alessandro Tandura, primo paracadutista del mondo in azione di guerra. In piazza del Popolo concerto della Banda «Congedati Brigata Folgore» e poi serata del paracadutista in “Area Fenderl”. Oggi la sfilata. Si attendono almeno 5 mila paracadutisti, probabilmente 15 mila presenze tra accompagnatori e vittoriesi. Alle 10, un primo lancio di alcuni paracadutisti della Folgore in piazza del Popolo, e poi lo sfilamento lungo viale della Vittoria, via Fogazzaro, via Brandolini, e arrivo in piazza Medaglie d’Oro. Al termine il lancio verso le ore 12 della più grande bandiera tricolore mai paracadutata dal cielo. —
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