Un raduno nel nome del nazista Hess
Il laeder Caracino difende lo striscione apparso a Pieve: «Lo condividiamo»

REVINE LAGO.
Un raduno che incomincia nel nome del nazista Rudolf Hess, braccio destro di Hitler. Alla presentazione della tre giorni «Ritorno a Camelot», il leader del Veneto Fronte Skinheads Giordano Caracino, ed il referente di zona Michele Recchia, hanno difeso lo striscione inneggiante a Hess apparso a Pieve di Soligo alcuni giorni fa, probabilmente in relazione al fatto che i suoi resti erano stati rimossi dal cimitero di Wunsiedel in Baviera per evitare «pellegrinaggi». Fino a domani il campeggio di Revine Lago, lungo il lago di Santa Maria, ospiterà dai mille ai millecinquecento skin, per festeggiare la ricorrenza del movimento. «In 25 anni mai un passo indietro» recita lo striscione appeso all'ingresso che accoglie i fedelissimi. Nessun passo indietro neanche sulla figura del nazista Hess, secondo gli skin addirittura «martire della libertà e della democrazia. Morto in circostanze sospette». Il Fronte non ha rivendicato lo striscione apparso a Pieve, ma ha ammesso che questo potrebbe essere stato appeso da alcuni simpatizzanti. Un gesto «condiviso dal movimento». Per Caracino, del resto, «fascista è un complimento», come lui stesso ha sottolineato. Contro il raduno skin, organizzato in uno spazio privato, non ci saranno manifestazioni di protesta. Anche se i malumori sono palpabili nel paese, Revine Lago, che ospitò le brigate partigiane «Tollot» e «Piave». La stessa Anpi ha scelto la linea dell'informazione, volantinando casa per casa le proprie motivazioni. Il Fronte skin tiene comunque a rassicurare ricordando che quella in corso sarà una manifestazione pacifica. «Nessun pericolo per i profughi presenti in zona come è stato detto da qualcuno - hanno sottolineato - questo è un raduno per un confronto politico e per far festa tra noi». A proposito di politica l'europarlamentare leghista Mario Borghezio non ci sarà. E' stato invitato ma, vista la recente sospensione dal partito per le affermazioni di condivisione sul massacro di decine di giovani in Norvegia attuato dall'estremista di destra Breivik - oltre ad un concomitante impegno in Francia - ha declinato e non presenzierà. In ogni caso la discussione con il leghista, «un interlocutore ma non più di questo», non sarebbe stata priva di polemica da parte degli skin contro la Lega «di governo», secondo gli skin arrivata a Roma con proclami politici contro l'immigrazione che non è stata capace di applicare.
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