Un parroco «indignato» nel Trevigiano Campane a festa alla chiusura della Borsa

Accade nel paese di Santandrà. E' la singolare protesta di don Giovanni Kirschner: «Un segnale contro lo strapotere di questa finanza»
FONTE ALTO CENTRO PROFESSIONALE NUOVO DIRETTORE fotocronaca vittorio veneto casa del caffè fonte direttore cfp conegliano furti
FONTE ALTO CENTRO PROFESSIONALE NUOVO DIRETTORE fotocronaca vittorio veneto casa del caffè fonte direttore cfp conegliano furti

POVEGLIANO. Campane a festa ogni giorno alle 17.30. Non per segnare la fine della messa, e nemmeno per annunciare un lieto evento. Ma per avvisare i fedeli che in quel momento esatto ha chiuso la Borsa di Milano, dove si sta giocando il destino del Paese. Succede nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo a Santandrà. Don Giovanni Kirschner, parroco anche di Povegliano, ha annunciato ai fedeli, attraverso il foglietto parrocchiale, la sua singolare forma di protesta «contro lo strapotere della finanza internazionale», mai come in queste ore alla ribalta delle cronache.

«Le nostre campane suoneranno a festa alle ore 17.30, orario di chiusura dei mercati, come segno di protesta contro lo strapotere della finanza internazionale – scrive il parroco nel foglietto - ci uniamo alle richieste di quanti in tutto il mondo chiedono di porre delle regole per controllare il sistema che in nome della libertà di mercato lascia in mano a pochi ricchi la possibilità di decidere sull’economia e quindi sulla vita della gente».

E ancora: «Proprio nei giorni scorsi il Vaticano ha pubblicato una nota in cui chiede l’istituzione di un’autorità mondiale che regoli il mercato finanziario e monetario». Quelle campane a festa, tutte le sere alle 17.30 – eccetto sabato e domenica quando la Borsa di Milano è chiusa, fanno sapere in parrocchia – a più di qualcuno non vanno giù. «Le campane rintoccano come fosse un matrimonio – chiariscono alcuni fedeli – in questo momento la situazione economica generale non è certo positiva: suonare le campane indipendentemente da come siano andati i mercati e le contrattazioni non sembra un modo bello di approcciarsi ai fatti di questi giorni».

Ma di finanza e mercati, secondo i fedeli, don Kirschner parla anche durante le omelie delle messe principali. L’ultima volta, domenica scorsa. Le notizie delle ultime settimane, con le borse a picco ed i summit tra i governatori per salvare l’economia mondiale, certo rappresentano temi di strettissima attualità. E anche su questo i fedeli sono un po’ divisi. «Quando si va in chiesa, si vorrebbe sentir parlare di Vangelo e di preghiera, non di banche, finanza e Governo - fanno notare alcuni parrocchiani – si va in chiesa, insomma, per trovare pace: siamo già bombardati di informazioni negative sull’economia. Ci sono famiglie che a causa della Borsa ci stanno rimettendo i risparmi di una vita, persone che per la crisi economica hanno perso il posto di lavoro».

Intanto, tra i sostenitori convinti del prete e delle sue arringhe e i fedeli più dubbiosi o del tutto critici, la frazione di Santandrà si divide. E l’iniziativa di don Kirschner è destinata a far discutere anche nei prossimi giorni. Borsa permettendo.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso