Un nuovo dirigente al commissariato Arriva Vincenzo Zonno

Da oggi il commissariato di polizia di Conegliano avrà il suo nuovo dirigente. Si tratta di Vincenzo Zonno, quarantenne, dal 2015 vicequestore aggiunto, negli ultimi due anni è stato a capo della Squadra Mobile di Belluno. In polizia dal 2008, aveva prestato servizio a Venezia e per oltre un quinquennio è stato vicecapo della Squadra Mobile a Padova. Conosce bene il territorio veneto e alla Città del Cima è legato già per motivi affettivi, avendo sposato una coneglianese. Il padre Francesco Zonno fu a capo della Criminalpol veneta che arrestò Felice Maniero. Il ruolo di dirigente del commissariato di Conegliano era vacante da ottobre, da quando Massimo Olivotto, dopo aver vinto una selezione, si era trasferito al comando della polizia locale del Comune di Pordenone, dove aveva prestato servizio già in passato nelle file della polizia.
GLI OBIETTIVI
Il presidio della polizia in città, con sede in via Maggiore Piovesana, è composto da circa 35 agenti, che adesso saranno diretti da Vincenzo Zonno. Gli obiettivi del nuovo dirigente, insieme alla sua presentazione ufficiale, verranno illustrati in una conferenza stampa con il questore Vito Montaruli. Il contrasto ai furti, truffe e allo spaccio di sostanze stupefacenti sono state alcune delle tante attività investigative che hanno contraddistinto il lavoro di Zonno nelle questure in cui è stato in servizio. La squadra mobile di Belluno di recente erano stata impegnata in un’attività antidroga nella Marca, che aveva visto la denuncia di un operaio trentenne di Vittorio Veneto. L’uomo aveva una fiorente coltivazione di marijuana in casa e spacciava e tra i clienti c’erano anche giovani bellunesi.
CONTRO LO SPACCIO
Durante la sua carriera Vincenzo Zonno è stato protagonista di importanti operazioni per stroncare il traffico di stupefacenti e la diffusione della droga tra i giovanissimi e non. Nell’aprile 2015 con la Squadra Mobile di Padova era stata smantellata un’organizzazione che importava cocaina con sette arresti tra Italia e Spagna, tra i quali anche ex affiliati della Mala del Brenta. Sempre a Padova nel febbraio 2017 erano stati sequestrati 5 chilogrammi di eroina e arrestati quattro albanesi. Purtroppo anche nel Coneglianese il commercio illecito di stupefacenti è molto fiorente, come dimostrato dai 2,6 chilogrammi di cocaina sequestrati dai carabinieri di Conegliano in un casolare appena la scorsa settimana. Non mancano però le operazioni delle forze dell’ordine per contrastare questo mercato.
LA SEDE DEL PRESIDIO
Un altro aspetto da valutare con l’amministrazione comunale sarà l’edificio di via Maggiore Piovesana che ospita il commissariato di polizia fin dalla sua costituzione una ventina di anni fa. Nelle scorse settimane c’era stato un incontro tra il questore Vito Montaruli e il sindaco Fabio Chies, in cui si è parlato anche della struttura di proprietà del Comune di Conegliano. Ad inizio 2020 comincerà il cantiere per trasformare l’ex Ceod nella nuova sede della polizia locale del Coneglianese, a fianco del commissariato di polizia. L’edificio verrà rivisto anche in funzione delle esigenze della polizia, in una collaborazione sempre più efficace. —
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