Un manager tedesco guida l’Electrolux

SUSEGANA. Carlo Vanni non è più il numero 1 dell'Electrolux Susegana. Esce dal gruppo ed entra, dal primo gennaio 2017, Maximilian Jessula. No, non è italiano. Di nazionalità tedesca, Jessula ha però trascorso molti anni nel nostro Paese, dove si è laureato in Economia presso l'Università del Sacro Cuore di Milano nel 1989. Entrato in Electrolux nel 2004, con sede in Italia, Jessula ha una considerevole esperienza manageriale avendo ricoperto ruoli di leadership a livello di fabbrica e di settore. Ha operato in diverse funzioni, come Controllo di Gestione, Fornitura e Acquisti, in ambito europeo e globale. Dal 2013 ricopre i ruoli di vice president Purchasing (Acquisti) per il settore Major Appliances Asia Pacifico, e di vice president Purchasing Food Preparation a livello globale, con sede a Shanghai. Arriva, insomma, dalla Cina, Paese dal quale porterà interessanti stimoli d'innovazione. Ha 52 anni, è sposato e parla correntemente tre lingue (tedesco, italiano e inglese). Nel suo nuovo ruolo avrà sede a Susegana e si troverà ad affrontare prospettive interessanti. Lo stabilimento di Susegana va a chiudere il periodo della decontribuzione, con l'esigenza di esaurire gli ultimi esuberi. Ma questo compito si coniuga necessariamente con la sfida dell'automazione, quindi dell'implementazione dei robot e con le ultime 'provocazioni' lanciate dallo stesso gruppo, il lavoro a casa o in luoghi diversi dallo stabilimento (smart working e telelavoro), e poi la questione “Grande Fratello”, ovvero il controllo telematico delle performances. Vanni ha gestito, con successo, la fase della crisi; nel 2014 c'era chi dava il sito trevigiano per spacciato entro il 2017. Attualmente invece l'Electrolux di Susegana, dopo Forlì, è la fabbrica più performante. Jessula è chiamato a gestire il rilancio vero e proprio. «Durante il 2017 - si leggeva in una nota della multinazionale, solo qualche giorno fa - Electrolux continuerà a concentrarsi sul lancio di prodotti innovativi in concomitanza con una grande attenzione ai costi. E ci attendiamo una domanda in modesta crescita dei nostri prodotti, sia sul mercato europeo che nord americano». Electrolux continuerà, anche il prossimo anno, a dispiegare azioni finalizzate ad aumentare l'efficienza operativa dei propri stabilimenti e l'attenzione sui costi, operazioni dalle quali il gruppo conta di recuperare circa 1,6 miliardi di corone svedesi nel corso dell'anno, «escludendo eventuali impatti delle materie prime e delle fluttuazioni valutarie», che rimamgono un’incognita con cui ogni multinazionale deve afre i conti. Sempre nel 2017 la multinazionale svedese indica in 4 miliardi di corone il valore degli investimenti all'interno del Gruppo. Il gruppo conferma per l'Italia (4 stabilimenti) l'obiettivo dell'ebit margin al 6% anche per l'esercizio 2017 che sarà perseguito, come detto, con il lancio di nuovi prodotti e riduzione dei costi.
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