Un grande prato verde per i diritti dei bambini

Il Comune ha inaugurato il giardino di palazzo Rinaldi, simbolo dell’infanzia È il primo “mattone” del cortile dei giochi e dei libri che sorgerà nella piazza
Di Mattia Toffoletto
agostini agenzia foto film treviso inaugurazione giardino diritti dei bambini a palazzo rinaldi
agostini agenzia foto film treviso inaugurazione giardino diritti dei bambini a palazzo rinaldi

Lo definiscono già “il quadrante dei bambini” del centro storico. Un centro che, almeno ad oggi, non ha molti spazi aperti tutti dedicati ai ragazzi.

In attesa che piazza Rinaldi diventi “isola Rinaldi” con il rifacimento della pavimentazione e il trasferimento a palazzo Rinaldi della biblioteca dei ragazzi (Brat) oggi a Borgo Cavour, un tassello significativo è stato intanto posto ieri con l’intitolazione del giardino di palazzo Rinaldi con vista su Ponte de’ Pria. Una targa che diventa quasi la posa di una prima pietra. Un passo avanti deciso sulla strada di una città che intende mettere al centro i più piccoli. E di un quartiere che cambierà fisionomia.

Ora il cortile dietro Palazzo Rinaldi si chiama “Giardino Diritti dei bambini”. A uno sguardo dagli uffici comunali, il diritto al gioco trova concretezza. Saranno collocati strumenti - non semplici giochi come altalene o scivoli - che aiuteranno i ragazzini a stimolare la fantasia. «I bambini sono il nostro futuro, vogliamo una città che guardi a loro», commenta il sindaco Giovanni Manildo, «Questo quadrante deve diventare contagioso, l’intitolazione del giardino è insieme punto d’arrivo e di partenza. Piazza Rinaldi diventerà un’isola, uno spazio pubblico in cui i ragazzi potranno giocare». La pedonalizzazione come stile di vita, come nuova prospettiva. In piazza Rinaldi, c’è fermento. Se da una parte procedono i lavori per il rifacimento della pavimentazione, a pochi passi il coro dei bambini delle medie Stefanini - affiancati dagli scolari delle Prati - ieri ha dato il via al cambiamento. Da piazza-parcheggio quale era piazza Rinaldi fino a un anno fa (ossia prima dell’eliminazione degli stalli per la sosta) a cuore pulsante delle nuove generazioni: la piazza avrà spazi per i più piccoli, e a pochi metri troverà posto la biblioteca dei ragazzi, il divertimento ruberà la scena per quello che diventerà un cortile anni 50, abbracciando un luogo simbolo del capoluogo: acqua, verde e mura a intrecciarsi. «Questo è un segno tangibile, fisico e permanente, dell’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti dei bambini. Vogliamo indicare un percorso, porre l’accento sul diritto al gioco per tutti i ragazzi sotto i 18 anni. I bambini sono la vera colonna sonora della città». L’intitolazione si lega alla tradizione: «Penso alla Carta di Treviso, che regola i rapporti fra stampa e infanzia», aggiunge Manildo. La targa s’inserisce sul solco tracciato da Anci Veneto con l’iniziativa “Una via dei diritti dei bambini in ogni Comune del Veneto”. Riassumendo: una via, piazza, parco o giardino che esaltino i diritti dei minori. Così il tema approda prepotente sul tavolo delle amministrazioni comunali, con l’auspicio che tutti i cittadini si sentano coinvolti nella realizzazione di una città a misura di bambino. Il progetto è firmato dal tavolo regionale “Un welfare per i minori”, luogo di confronto e raccordo di soggetti impegnati nella promozione, protezione, cura dell’infanzia e dell’adolescenza. Come ricorda il vicesindaco Roberto Grigoletto: «Non dobbiamo dimenticare i tanti bambini in situazione di marginalità. A loro l’augurio di un futuro sereno».

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