Un gatto selvatico immortalato sul monte Grappa

Una foto-trappola lo ha immortalato mentre cammina, attento e solitario come è nella sua natura, tra i boschi del monte Grappa, in località Giarine a 1.590 metri. Per la prima volta in quest’area è arrivato il Gatto selvatico europeo, nome scientifico Felis Silvestris, tutelato sia da norme italiane che europee. La cosa più sorprendente è che la foto risale ad appena il 14 giugno scorso.
A darne notizia è il biologo e naturalista padovano Enrico Ferraro, che ha teso la foto-trappola per documentare la presenza di lupi sul Grappa, nell’ambito dell’appena concluso Progetto Life WolfAlps. Invece, con sua grande sorpresa, ha ripreso un giovane esemplare di gatto selvatico. Per avere la certezza che si trattasse di un Felis Silvestris il breve video è stato inviato a Luca Lapini, referente del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine, che da 35 anni segue la specie nel nord-est italiano. E la conferma è arrivata.
Precedenti segnalazioni si sono avute sul Col Visentin (2015-2016) e in località Poiatte (Farra d’Alpago). Prima ancora risalgono al 1983 (esemplare abbattuto sul monte Millifret, nel settore trevigiano del Cansiglio) e al 2002 quando un esemplare era stato investito nei pressi di Vittorio Veneto». «La presenza del gatto selvatico sul Grappa evidenzia la sua espansione in Veneto e Trentino, cosa storicamente nuova, visto che questo è determinato dal fatto che le montagne, come non succedeva da duemila anni, si sono ricoperte di boschi. Una situazione ambientale che diventa appetibile per lupi, Felis Silvestris appunto e altre specie di fauna selvatica», precisa Lapini. Sulle Prealpi sono stati individuati anche due cuccioli, segno che la specie è in espansione. Sono previste nuove ricerche per capire se la specie selvatica “pura” si sia accoppiata con quella domestica.
Paola Dall’Anese
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