Un Comune unico per 37 mila abitanti
PIEVE DI SOLIGO. Un unico Comune di 37 mila abitanti: così si presenterà il Quartier del Piave a inizio 2014. Negli ultimi tre incontri fra i sindaci di Pieve di Soligo, Farra, Moriago, Sernaglia, Refrontolo e San Pietro di Feletto si sono definite le linee di priorità per la nuova Unione dei Comuni. Polizia locale, edilizia scolastica, protezione civile, servizi sociali: saranno queste le prime funzione associate. Come già avviene da alcuni anni per Pieve e Refrontolo, personale e uffici si accorperanno, mantenendo comunque il nome del Comune e il rispettivo sindaco. Nasce così un maxi organismo più forte, in grado di reperire fondi e offrire servizi altrimenti non sostenibili dai singoli paesi. Dopo la pausa estiva, a ottobre vari gruppi di lavoro studieranno dal punto di vista tecnico l’avvio della collaborazione, prevista per l’inizio del 2014. Il sindaco di Pieve di Soligo, Fabio Sforza, assicura che l’Unione dei Comuni sarà la priorità dei prossimi mesi per la sua amministrazione, in scadenza di mandato. E annuncia le prossime tappe: «Le priorità sono uniformare i sistemi operativi, il trattamento del personale e un rigoroso controllo di gestione. Replichiamo quanto di buono fatto con Refrontolo, solo che allarghiamo a sei Comuni il progetto». La tabella di marcia? «Abbiamo chiesto ai vari gruppi di lavoro di avere entro la prima metà di settembre i risultati dei loro studi, in modo da portare l’Unione in consiglio comunale a ottobre, e finalizzarla entro fine anno». L’Unione ha già il suo studio di fattibilità, nel quale sono esaminati in dettaglio costi e vantaggi. Il nuovo maxi Comune del Quartier del Piave avrà una popolazione di oltre 37 mila abitanti, cinque mila dei quali sono stranieri, e un totale di 3.800 sedi d’impresa attive. Sede legale dell’Unione sarà Pieve di Soligo. (a.d.p.)
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