Un centro congressi da 400 posti con maxi terrazza: ecco il nuovo volto del Carlton di Treviso

TREVISO. Il Carlton è passato di mano. Venerdì la famiglia Amadio - le sorelle Barbara, Nicoletta e Silvia – l’hanno ceduto alla famiglia Trevisanato e alla nuova società Hotel Carlton Treviso srl, che fa parte del gruppo Apogia, 30 hotel fra litorale adriatico, Cadore, Venezia. Parigi, Roma, Nizza.
Lo Stato aveva la prelazione per la location del complesso, sopra uno di bastioni delle mura del ’500, ma ha rinunciato. E la complessa trattativa è andata a buon fine. Massimo riserbo sulle cifre, ma si parla di 5,5 milioni per la cessione, e altri 2,5 milioni di investimento per la ristrutturazione del complesso, autentico biglietto da visita delle città del lato Sud.
Sandro Trevisanato, avvocato veneziano - già parlamentare e sottosegretario, presidente di Venice Terminale e nel cda di Save - era affiancato dai figli Andrea e Sara. Ha presentato il futuro hotel Carlton - 4 stelle superior, 93 camere, la maxiterrazza panoramica – che avrà un auditorium centro congressi da 400 posti, e sfrutterà l’altezza dell’ex cinema Embassy, chiuso da 5 anni, per un doppio piano.
Scartata invece l’idea del centro wellness e della spa, pure circolata durante la trattativa fra le due famiglie («Troppo chiuso, all’interno del complesso», ha detto Trevisanato). Il nuovo hotel sarà completamente riqualificato energicamente, e avrà pannelli solari.
Un centinaio le camere, di cui un quarto nell’ala sopra porta Altinia, cinquecentesca, di cui verranno rivalutati gli elementi storici. Al piano terra, il ristorante “L’incontro” che proprio ieri compiva 49 anni, resterà come inquilino illustre, simbolo della cucina trevigiana.
Facciata completamente rifatta. La hall del cinema diventerà il salone dell’albergo, eliminando l’ingresso secondario di oggi, salvando la griglia, via le tapparelle versi e gli altri elementi architettonici anni ’60. «Pensiamo a una facciata a fasce, che nella parte bassa si unifichi con la parte storica sopra la porta», ha detto Amadio, «mentre le fasce sopra saranno più moderne. E invertiremo la filosofia di un albergo storicamente ancillare al cinema, lo spazio dell’Embassy sarà integrato alla primaria vocazione alberghiera, con i suoi 2 mila metri quadrati».
La nuova società sottolinea come in centro storico, oggi, non ci sia alcun auditorium centro congressi. Di qui la scommessa di investire nella vocazione convegnistica e degli eventi, anche con un accordo per un pacchetto di parcheggi all’ex Dal Negro, con tanto di convezione con Apcoa, in occasione degli eventi. E l’idea di una navetta dedicata. Il progetto del nuovo hotel verrà sottoposto alla Soprintendenza e al Comune, con cui la nuova proprietà si è già confrontata
Emozionante il congedo della famiglia Amadio, dopo quasi sei decenni di gestione dell’albergo e del cinema annesso. «Lasciamo il complesso per concentrarci sull’altra attività di famiglia, i cinema», ha detto Nicoletta Amadio, una delle tre figlie di patron Feliciano, istituzione del cinema trevigiano e triveneto, «abbiamo avuto ampie garanzie dalla società che rileva l’albergo e il complesso, sul piano del rispetto del valore storico del bene». C’erano anche pretendenti stranieri.
Certo anche valore affettivo, per la dinasty trevigiana di alberghi e cinema. E infatti Nicoletta e Barbara, presenti ieri alla staffetta, hanno ricordato «la città di un tempo con sette cinema e tre teatri oltre il Comunale».
Sarà la terza vita del Carlton, nato come residence nel Dopoguerra e poi trasformato da Amadio in un albergo sviluppato sopra il cinema Embassy.
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