«Un anno senza Luna Park» Lettera dei giostrai ai sindaci

castelfranco
Un anno senza Luna Park. Oggi, 24 febbraio, è il triste anniversario della chiusura delle giostre: dodici mesi senza un sorriso, senza una festa, senza bambini e ragazzi. Eva Torricelli, di Castelfranco, una dei rappresentanti della piattaforma Fb #iovadoallunapark, spiega che il gruppo ha inviato una lettera all’Anci Veneto per chiedere di tornare a lavorare in sicurezza. «Nell’estate 2020 i Luna-Park itineranti sono stati penalizzati dalla maggior parte dei sindaci» recita la lettera. «E questo nonostante ci fossimo adeguati in ogni minimo dettaglio alle linee guida, molto stringenti, approvate da Stato-Regioni, e nonostante ci fossero zero casi registrati nei pochi Luna-Park operativi. Amministrazioni comunali che, nonostante avessimo tutte le carte in regola per esercitare in sicurezza, emettevano autonomamente ordinanze restrittive; annullavano manifestazioni sagre/fiere, anche tre giorni prima dell’evento, o addirittura il giorno stesso della presunta apertura a spese già fatte, togliendoci qualsiasi altra alternativa di lavoro. Gestisco con la mia famiglia le gabbie volanti e un chiosco di panini, su 25 sagre programmate da marzo a dicembre ne abbiamo svolte solo 2. Io svolgo gran parte della mia attività in Veneto, ma la situazione è la stessa da nord a sud e lo posso confermare da tutte le testimonianze e segnalazioni che ricevo ogni giorno sulla mia piattaforma. Il nostro lavoro è fatto di molti sacrifici e molta passione; è tramandato da generazioni. È una tradizione storica che non deve essere cancellata né dimenticata! Quanto male può fare un giro di giostra all’aperto?». —
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