«Tutti i politici sono ladri?»: gli studenti dicono di no

CONEGLIANO. «Sono stato ministro, sono presidente della Regione, ma se avessi necessità di lavorare, tornerei a fare il pierre di discoteca. E nella mia gioventù non disdegno neppure un altro dei lavori che facevo per mantenermi agli studi: andare in giro col carretto dalle case dei contadini a raccogliere pelli secche di animali». Grandi applausi per Luca Zaia, presidente della Regione, dalla platea di 400 studenti del liceo Marconi di Conegliano che ieri mattina hanno affollato il teatro Toniolo per ascoltare anche il sindaco Floriano Zambon, il giovane consigliere comunale Cristiano de Marchi, Mariarosa Barazza, sindaco di Cappella Maggiore ed il professore costituzionalista Alessandro De Nardi. Tutti gli intervenuti hanno raccontato le origini del loro impegno politico. Zambon, per esempio, a 10 anni ha cominciato a distribuire volantini ("in asilo" ha chiosato Zaia) e a 13 a guadagnarsi il pane in rifugio alpino. Barazza ha ammesso di essersi iscritta alla Dc, ancora negli anni '90, ma di aver provato disagio per la situazione interna del tempo. «Quanti di voi - ha chiesto Zaia in un improvvisato sondaggio - credono che tutti i politici siano ladri?» Neppure una dozzina hanno alzato la mano. «Non abbiate paura, vi ripongo la domanda e rispondete tranquillamente, con sincerità». Una quarantina, sempre una minoranza, ha detto di sì al secondo turno. (f.d.m.)
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