Tubercolosi a Motta di Livenza, chemio-profilassi per 24 bambini della scuola

MOTTA DI LIVENZA. Chemio-profilassi per 24 bambini, altri tre Mantoux positivi per il personale della scuola e terapia antitubercolare per i tre casi di Tbc, questo il bilancio presentato ieri dal direttore di Servizio Igiene e Sanità Pubblica, il dottor Sandro Cinquetti.
Si è tenuto ieri sera l’incontro tra i genitori della scuola elementare Girolamo Aleandro di Motta di Livenza e il personale dell’Usl che sta seguendo il focolaio epidemico di tubercolosi. Presenti oltre 500 persone tra genitori e familiari degli alunni. Oggi invece i 21 bambini di una classe risultati positivi al test Mantoux, si sottoporranno nell’ospedale di Oderzo all’assunzione del primo antibiotico, una terapia che avrà una durata di 6 mesi, mentre i tre collaboratori risultati positivi al test seguiranno un altro percorso.
Un incontro che è riuscito a portare una maggiore serenità e chiarezza alle famiglie sulle procedure eseguite dal personale medico, al momento sono tre i casi di tubercolosi registrati. Nella giornata di oggi termineranno i controlli a tutti gli alunni della scuola. Al momento le persone risultate positive al test Mantoux sono i 24 bambini delle due classi e tre adulti del personale scolastico. I test anche se risultati negativi tra due mesi dovranno essere ripetuti per tutti. «Pensiamo che non vi saranno altri casi di Tbc, ne sono registrati tre tra cui il caso indice da cui è partito il focolaio, abbiamo 24 bambini positivi al test Mantoux che seguiranno la profilassi e tre casi positivi del personale scolastico» ha spiegato il dottor Sandro Cinquetti ripercorrendo i fatti che hanno portato all’individuazione della malattia «Domani si concluderanno i controlli a tutti gli alunni, il 20-21 marzo si procederà alla lettura dei test ed eventualmente verranno eseguiti degli approfondimenti».
Tre i percorsi che saranno seguiti dal personale sanitario, tutti coloro che sono risultati negati alla Mantoux dovranno ripetere il test tra due mesi, invece per quelli risultati positivi, ma con la radiografia negativa si dovranno sottoporre alla chemio-profilassi precauzionale, una terapia antibiotica con un unico farmaco chiamato isoniaziade utile per spegnere sul nascere possibili conseguenze del contatto infettivo, infine i tre casi di tbc dovranno seguire una terapia antitubercolare.
Presente all’evento il sindaco Alessandro Righi e Michele Botteon, preside della scuola: «La situazione è stata ben seguita da subito, abbiamo cercato di non creare allarmismi, ma non abbiamo mai sottovalutato la vicenda» ha dichiarato all’inizio dell’incontro il primo cittadino.
Oltre al direttore Sandro Cinquetti erano presenti la dottoressa Dalmanzio che ha spiegato ai genitori i procedimenti fatti dall’Usl per individuare la malattia, gli esami e la diagnostica, mentre il dottor Ramigni ha ricostruito la storia della malattia: «La tubercolosi negli anni si è evoluta, una malattia da non sottovalutare» ha dichiarato il medico «ha accompagnato l’uomo per tutta la sua storia, casi di tbc si riscontrano già nelle mummie egiziane. Un germe che ha avuto la capacità di stare con noi per tutto questo tempo e di modificarsi per sopravvivere. La tubercolosi è una malattia che ci impressiona, ma con le cure adeguate si guarisce». —
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