Truffatori al telefono Ascom lancia l’allarme

VITTORIO VENETO. «Prestate la massima attenzione quando rispondete al telefono, perché la truffa è sempre dietro l’angolo». Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto, non smette mai di...

VITTORIO VENETO. «Prestate la massima attenzione quando rispondete al telefono, perché la truffa è sempre dietro l’angolo». Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto, non smette mai di raccomandare ai commercianti del suo mandamento di prestare attenzione alle numerose telefonate che ricevono da promotori vari. «Sono ormai numerosi i casi di nostri associati che si rivolgono a noi dopo essersi visti arrivare bollette inattese, frutto di contratti stipulati in una delle tante telefonate che ricevono. Spesso queste chiamate arrivano nei momenti sbagliati e c’è il rischio di non essere concentrati e rimanere invischiati». L’ultimo caso si è verificato nei primi giorni del mese. Un ristoratore vittoriese è stato contattato da una misteriosa società (successivamente si è verificato che ha sede in Canada), per modificare il proprio contratto telefonico. «Il problema in questo caso è che l’interlocutore al telefono diceva di chiamare per conto di Telecom, compagnia alla quale il mio associato era abbonato. Quindi non si trattava di cambiare operatore, solo di modificare qualcosa, sembrava una cosa credibile, e soprattutto conveniente. E invece era un contratto nuovo, che nulla aveva a che vedere con quello in essere. Ovviamente abbiamo fatto partire la diffida e se non ci sarà l’annullamento, adiremo le vie legali, civili e penali. La soluzione si troverà, ma è sempre complicato e soprattutto fastidioso». Nei mesi scorsi altri casi analoghi, come quello di una commerciante dell’hinterland vittoriese che si è vista intestare un contratto telefonico senza aver firmato alcunché. «Quand’anche si pensi che la proposta sia verosimile e seria, è sempre meglio prendere tempo e contattare i nostri uffici per un consiglio. Molto meglio prima che dopo». (fdm)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso