Truffa sui fondi pubblici Indagato un settantenne
gaiarine
È finito anche un cittadino originario di Gaiarine nell’inchiesta delle Fiamme Gialle sui presunti vantaggi fiscali e fondi pubblici percepiti dall’Aeroclub di Pordenone qualificatosi come onlus di volontariato e protezione civile senza aver svolto tale tipo di attività. Si sono ritrovati indagati per truffa per indebita percezione di contributi e rimborsi i tre rappresentanti legali che si sono succeduti alla guida dell’Aeroclub dal 1996 a oggi: Lucio Moro, 72 anni, nativo di Gaiarine e residente a Pordenone, il vigile del fuoco Riccardo Furlan, 66 anni, di Roveredo, il consigliere regionale Stefano Turchet, 58 anni, di Porcia (dal 1° marzo 2019). Sotto inchiesta anche lo stesso Aeroclub per l’illecito amministrativo.
Il 23 febbraio scorso la guardia di finanza di Pordenone ha perquisito la sede del sodalizio a caccia di riscontri. L’aeroclub ha fruito dal 1999 di un’area del Comune di Pordenone in virtù di una concessione trentennale gratuita e di un’area demaniale (assegnata alla Brigata Ariete) in co-uso con il ministero della Difesa (il canone annuale era di 639 euro). Atto stipulato nel 1999 e scaduto nel 2003. Il 20 settembre 2016 la Difesa ha sospeso tutti i voli, tranne quelli sanitari e di protezione civile. Nel 2017 l’Enac ha revocato l’autorizzazione per l’attività sull’aviosuperficie e la scuola di volo.
A Furlan il pm ha contestato l’invasione arbitraria dei terreni demaniali per una serie di opere realizzate fra il 2012 e il 2017. Moro è stato chiamato in causa in qualità di gestore dell’aviosuperficie per 520 voli con aliante e un volo di una pattuglia acrobatica in violazione della norma sulla sicurezza della navigazione, che li vieta in una Atz militare.
L’avvocato Valter Buttignol ha sottolineato che Furlan «chiarirà tutto, con le carte alla mano» e si è dichiarato fiducioso sugli esiti dell’indagine. «Stiamo leggendo con molta attenzione – ha detto l’avvocato Paolo Dell’Agnolo che assiste Moro e Turchet – la copiosa documentazione riversata dalla Finanza e riteniamo di poter rispondere foglio su foglio. Ritengo Turchet e Moro, per motivi diversi, estranei agli addebiti che vengono loro formulati. Abbiamo degli argomenti e tanti documenti che lo attestano, verrà il momento in cui potremo farlo e lo faremo». Dell’Agnolo ha impugnato il sequestro delle copie forensi dei cellulari di Turchet e Moro al tribunale del riesame di Pordenone. «L’Aeroclub che rappresento farà i suoi passi – ha dichiarato l’avvocato Mattia Matarazzo. —
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