Truffa del cibo dei poveri, Ponzano cerca una nuova Onlus

PONZANO. «L'amministrazione intende continuare con questo tipo di servizio e si sta già attivando perché le famiglie in difficoltà continuino ad essere aiutate». Con una lettera aperta pubblicata sul sito web del Comune, rivolta a tutta la cittadinanza, la giunta di Ponzano assicura il suo impegno per fare in modo che gli aiuti alimentari assicurati a circa 250 famiglie della zona attraverso il banco alimentare gestito dalla onlus “Una mano tesa per aiutare” continuino ad essere consegnati senza alcuna interruzione.
Si è tenuto ieri mattina un primo summit tra il sindaco Monia Bianchin e tutti gli assessori per cercare di capire come sostituire il servizio fino a ieri garantito dalla onlus, gestita dai due cugini Flavio e Roberto Zambon, denunciata dai carabinieri per truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. I due cugini avrebbero rivenduto parte delle derrate alimentari destinate ai poveri ai ristoranti attraverso una terza società. «Un fatto che sconcerta, noi e la comunità. Ma siamo determinati a portare avanti questo servizio», spiega il sindaco. Questa mattina è previsto un nuovo incontro in Comune. «Ci sono delle cose concrete da risolvere. Innanzitutto vogliamo capire con i Carabinieri se possiamo subito rientrare in possesso delle derrate alimentari poste sotto sequestro. Poi dobbiamo capire a chi affidare questo servizio: ci siamo già messi in contatto con alcuni volontari che collaboravano con la onlus e che potrebbero occuparsene. Fondamentale ora è che le famiglie bisognose non rimangano senza aiuti», spiega Bianchin.

Il caso è emerso a partire dal alcune indagini legate ad un furto denunciato dalla onlus lo scorso agosto al banco alimentare, che è ospitato nella sede delle ex scuole elementari. Nel corso delle indagini i carabinieri di Paese avrebbero scoperto che parte degli aiuti finivano nelle dispense di ristoranti del trevigiano e del bellunese, in quella di presidente e vicepresidente o di qualcuno appositamente aggiunto nella lista. «Non è vero nulla, vogliono fare male all'associazione», ha detto Flavio Zambon.
Ora però la priorità è non solo vederci chiaro in questa complessa vicenda ma soprattutto che il servizio garantito dalla onlus possa proseguire. «L'amministrazione ritiene che fare chiarezza sia indispensabile e urgente. Si auspica pertanto che gli accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria vengano svolti in tempi brevi, per stabilire eventuali responsabilità, per tutelare i cittadini di Ponzano, in particolare le famiglie bisognose e nel rispetto di tutti quelli che hanno prestato il loro aiuto all'associazione in maniera trasparente e disinteressata- si conclude la lettera- vi terremo aggiornati sulle iniziative intraprese».
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