Materassi, sedie e reti sul marciapiedi: via allo sgombero dell’ex Safari Club di Conegliano

Il sindaco: «Degrado inaccettabile. Dopo lo svuotamento dell’edificio, faremo murare e sigillare tutto». I residenti del quartiere denunciano da mesi presenze sospette e attività di spaccio davanti a tutti

Salima Barzanti
Gli arredi dell’ex Safari Club depositati temporaneamente all’esterno
Gli arredi dell’ex Safari Club depositati temporaneamente all’esterno

Avviate le operazioni di sgombero dell’ex Safari Club di via Manin. Nei giorni scorsi sono finiti a bordo strada materassi, reti, mobili e altro. Questi gli esiti dell’ordinanza che era stata firmata dal sindaco Fabio Chies per lo sgombero completo, la murature degli accessi, la bonifica e il ripristino di condizioni igienico-strutturali adeguati.

Dopo mesi e mesi di problemi, la situazione sembra dunque avviata verso la sua soluzione. L’ex Safari Club è diventato negli ultimi mesi particolarmente sotto attenzione da parte delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale.

«Nei mesi si era verificato un blitz delle forze dell’ordine che ha fatto chiudere il locale, si era poi verificato un incendio, poi c’erano delle brutte frequentazioni, insomma tutto questo mi ha fatto propendere per la decisione di firmare un’ordinanza per far murare l’edificio - ha commentato il primo cittadino -. In seguito a questa i proprietari hanno iniziato lo sgombero, hanno pulito l’edificio che adesso verrà sigillato e messo in sicurezza».

Molti i cittadini preoccupati, soprattutto i residenti che si dovevano confrontare giornalmente con questa situazione. «A breve finirà finalmente questa situazione di degrado in città che non ci piaceva assolutamente - ha aggiunto il sindaco Fabio Chies. Pur essendo un ‘area privata abbiamo deciso di intervenire con questa ordinanza, che si è dimostrata la soluzione giusta per risolvere un problema che non era più accettabile».

A far parlare dell’area di via Manin era stato un paio d’anni fa l’operazione di sgombero di nove persone che vi risiedevano abusivamente. Poi ad aprile era arrivato un blitz congiunto di carabinieri e polizia Locale coneglianese che aveva portato ad un maxisequestro di droga.

A fine maggio invece lo scoppio di un incendio all’interno dell’immobile che è dichiarato inagibile da anni. Nelle scorse settimane infine erano stati rimossi i newjersey che dovevano avere la funzione di dividere la pista ciclopedonale dalla carreggiata dedicata alle automobili ma che invece erano utilizzati come “sedute” per bivaccare più comodamente.

Di fatto, molti residenti hanno continuato anche nei mesi scorsi a denunciare frequentazioni poco ortodosse nella zona, con spacciatori che arrivavano a fermare gli automobilisti di passaggio per svolgere la loro attività di spaccio o altro genere di attività malavitose. Una situazione quindi insostenibile per il quartiere.

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