Truffa dei diamanti fallita la società cardine Scatta la class action
Lo scorso 15 gennaio il tribuna di Milano ha dichiarato il fallimento della Intermarket Diamond Business, una delle due società chiave di quella che è stata chiamata la “truffa dei diamanti”; la società aveva incassato soldi da centinaia di investitori da tutta Italia, Treviso compresa, con la promessa di investimenti molto redditizi sui diamanti, poi dimostratisi solo una montatura.
Entro il 7 marzo sarà possibile presentare istanza di insinuazione al passivo per coloro che vantano un credito e c’è già chi sta organizzando delle azioni collettive. Tra queste anche quella avviata da uno studio trevigiano, MB Bruschi & Partners, che negli anni scorsi ha intrapreso anche azioni legali a tutela dei risparmiatori truffati dalle Banche Venete. Gli avvocarti hanno organizzato un pool e si preparano a una class action volta al risarcimento dei danni di coloro che sono stati ingannati.
«Varie le strade sia sul fronte civile che penale che si possono intraprendere» fanno sapere dallo studio dove si stanno già raccogliendo adesioni alle azioni collettive.
In particolare si contestano le mancate informative in sede di investimento in relazione alla rischiosità del prodotto, nonché la predisposizione di condizioni di compravendita che violano i diritti dei consumatori.
«La realtà dei fatti impone di procedere legalmente con azioni mirate e di immediata efficacia entro termini brevi, previa analisi specifica di ogni situazione e della documentazione in mano ai risparmiatori» spiegano i legali. La prima udienza del fallimento della società Intermarket Diamond Business è stata fissata per il prossmo 8 aprile. —
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