Trovato morto in casa, si sospetta l’overdose

PEDEROBBA. I vicini non lo vedevano da alcuni giorni e così hanno dato l’allarme. Carabinieri e vigili del fuoco, quando l’altra sera sono entrati nell’appartamento di via Levada, lo hanno trovato senza vita. Al personale del Suem, accorso sul posto, non è rimasto che diagnosticare il decesso di Mirko Fornasier, 46enne originario di Bigolino di Valdobbiadene e residente a Levada di Pederobba. La causa? Arresto cardiocircolatorio, ma il sospetto è che sia stato provocato da una overdose. Saranno gli esami clinici che verranno fatti sulla salma a stabilire cosa con esattezza che cosa abbia provocato l’arresto cardiaco.
Un passato da commerciante, nel settore ambulante, in tempi successivi qualche lavoro in qualche azienda, se lo ricordano ad esempio alla Lasar di Bigolino, dove era stato due mesi in prova, ma poi non era stato confermato. L’uomo viveva da solo nell’unico condominio che si trova in centro a Levada, non faceva vita sociale in paese e lì non lo conoscevano. Lo conoscevano di più a Bigolino, suo paese di origine, dove aveva la famiglia di origine. «A Pederobba non è che lo conoscessimo», dice il sindaco Marco Turato, «quando l’altra sera mi hanno avvertito della presenza di ambulanza, vigili del fuoco e carabinieri e ho saputo poi che era stato trovato un uomo deceduto in casa non avevo presente chi fosse, poi mi sono ricordato che per un paio di mesi aveva lavorato in prova nella stessa azienda dove lavoro io, a Bigolino, e andava a pranzo, nell’intervallo del lavoro, dalla madre che abita lì. Ma è rimasto lì solo un paio di mesi e poi non ne avevo più sentito parlare fino all’altra sera quando lo hanno trovato senza vita nell’appartamento di Levada dove abitava».
Niente giro di amicizie a Levada dove era andato a vivere, tuttavia il fatto che da qualche giorno non si facesse vedere e la porta rimanesse sempre chiusa ha fatto scattare l’allarme e quando i vigili del fuoco di Montebelluna hanno forzato l’ingresso e sono entrati assieme ai carabinieri di Pederobba per il 46enne non c’era ormai nulla da fare. Il sospetto degli inquirenti è che a provocare il malore fatale possa essere stata l’assunzione di sostanze. Nell’appartamento non sono state trovate siringhe, ma tracce di sostanze stupefacenti sì e il sospetto, che solo gli esami clinici potranno negare o confermare, è che a provocare il decesso possa essere stata una dose. —
Enzo Favero
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