Troppo traffico a Treviso: sensori ai semafori del Put

Verranno installati tra Natale ed Epifania. Dopo molte segnalazioni, nuovo dispositivo davanti all’Inps
TREVISO 11/12/05 TRAFFICO SUL PUT PER LAVORI TAGLIO RAMI lavori taglio rami alberi sul put
TREVISO 11/12/05 TRAFFICO SUL PUT PER LAVORI TAGLIO RAMI lavori taglio rami alberi sul put

TREVISO. Ogni mattina, nell’ora di punta dei pendolari, il Put di Treviso rischia di diventare un girone infernale. Basta un cantiere, un piccolo incidente, il vago accenno di pioggia (non parliamo delle giornate di maltempo...) e il traffico si paralizza. E non può essere altrimenti su una strada lunga poco più di 4 chilometri circa, centralissima e spezzata da 13 semafori a controllare incroci con le principali vie di accesso al centro o attraversamenti pedonali.

Così, non potendo tagliare i semafori e rilanciare i vecchi progetti dei sovrapassi pedonali, Ca’Sugana ha deciso di collegare i cinque principali semafori del Put a delle sonde interrate. Verranno installate tra Natale e l’Epifania e serviranno a regolare (o per meglio dire sostituire) le tempistiche della vecchia “onda verde” che una volta regolava i semafori ed è andata ad infrangersi con l’aumentare del traffico. I “sensori induttivi”, come vengono chiamati dall’amministrazione, verranno posizionati soprattutto nel settore Ovest del Put: al semaforo di viale Monfenera; di porta Santi Quaranta; dell’incrocio di porta Calvi; di quello di via Cacciatori. Un altro impianto regolerà la complicata immissione ai piedi del cavalcavia della stazione tra via Reggimento Italia Libera su viale Fratelli Bandiera. Un sesto, l’incrocio tra viale Monfenera e viale della Repubblica.

La scelta non cade a caso. Si tratta della zona dove la circolazione è più sostenuta. I numeri, di fatto, rendono l’intervento più che mai urgente. Secondo gli ultimi dati della mobilità cittadina nel tratto davanti Porta Santi Quaranta passano 32.500 auto al giorno, da 35 mila e 44 mila a Porta Calvi. Va meglio (se così si può dire) in viale Orleans (23.700 auto), ma a Porta San Tomaso i numeri tornano alti (36 mila auto al giorno circa). La zona stazione resta poi un nodo cruciale con tante diramazioni e immissioni in poco spazio. I sensori verranno installati alcune decine di metri prima dei semafori e calcoleranno il flusso delle auto stabilendo il momento più propizio per far scattare il rosso, o quanto mantenere attivo il verde per evitare incolonnamenti.

Il sistema, una volta posizionato, dovrà essere calibrato. Ci vorrà quindi qualche settimana prima di metterlo in funzione ma l’obiettivo è di rendere “intelligente” metà dei semafori sul Put entro gennaio.

Intanto Ca’Sugana aggiunge un altro semaforo. E si potrebbe anche dire «finalmente». Proteggerà l’attraversamento pedonale davanti all’Inps, in viale Orleans, poco prima della stazione. Strisce pedonali che da anni sono un vero pericolo visto che poche auto le rispettano e i pedoni che vi transitano prima di scendere in strada per attraversare sono nascosti dai platani. Anche questo intervento dopo tanti annunci verrà fatto tra Natale ed Epifania.

 

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