«Troppo pericolosa via S. Bona Vecchia»

Un incidente a tarda sera davanti alle case. I residenti che scendono in strada a vedere che è successo, due feriti, fortunatamente lievi, che vengono portati in ospedale. Una polemica che si rinfocola.
Via Santa Bona Vecchia torna al centro dell’attenzione del Comune di Treviso, a cui si rivolgono ancora i residenti del quartiere chiedendo interventi per la messa in sicurezza della strada. L’incidente, avvenuto venerdì, ha infatti rianimato gli oltre 400 firmatari della petizione che venne consegnata all’amministrazione comunale circa un anno fa. Si chiedevano interventi. Non sono avvenuti. L’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan ha annunciato l’avvio del progetto per la realizzazione della pista ciclabile che metterà in sicurezza tutto il tratto di strada da via Mandruzzato a viale Europa, ma ammettendo che non sa «se e quando» verrà realizzato il lavoro perché «dipende dal bilancio». Servono due milioni di euro. E in più ci sono gli espropri da realizzare.
Gli abitanti però non si accontentano, dall’illuminazione scarsa alla strada stretta sono tanti gli elementi di pericolosità evidenziati e oggi, tenendo conto del tesoretto di Ca’ Sugana (circa 7 milioni) si spera vengano prese in considerazione e finalmente risolte. A fare pressing, schierandosi con i residenti, è anche l’ex assessore ai lavori pubblici di Ca’ Sugana Giuseppe Basso, che incalza Michielan e Manildo invitandoli a muoversi: «Noi abbiamo affrontato critiche e problemi ma siamo riusciti a mettere in sicurezza via Cisole e Feltrina, e non avevamo soldi. Manildo invece, pur avendo una disponibilità finanziaria di cui noi non potevamo godere, non sta facendo nulla».
Tra i residenti c’è chi è pronto a chiedere un appuntamento direttamente al sindaco, e chi chiede un sopralluogo nel corso di uno dei prossimi “martedì in strada” di Giovanni Manildo.
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