Troppi alla Zoppas Arena Lucchetta condannato

CONEGLIANO. Tutto esaurito al palazzetto dello sport dove giocavano le “Pantere” della Spes volley. Anzi, troppo esaurito: oltre 3.800 spettatori, ma la capienza massima era fissata a 3.300 posti per motivi di sicurezza. Per questa violazione (penale), il presidente Giovanni Lucchetta è stato condannato ieri a un mese di reclusione, pena convertita in una multa da 7.500 euro.
È il 6 febbraio del 2011. Un big match, alla Zoppas Arena di Conegliano: a sfidare la Spes capolista arriva la seconda in classifica, la Scavolini Pesaro. Le cronache parlano di record assoluto di presenze e di incasso. Record beffardo, col senno di poi: gli spettatori non solo erano tanti, bensì decisamente troppi. Il palazzetto, infatti, per motivi di sicurezza è omologato per 3.300 presenze. Non una di più. Quella sera, invece, si sfora di oltre cinquecento persone. Una violazione pesante, e si va sul penale: a finire a processo è il presidente della società sportiva di casa, Lucchetta. Ieri la condanna: un mese di pena, convertito in 7.500 euro. Il legale difensore del presidente, però, ha già annunciato ricorso in appello: «Non era lui il responsabile della sicurezza, per legge», dice l’avvocato Davide Favotto.
Al processo si è arrivati dopo l’opposizione a un decreto penale di condanna che era stato inflitto allo stesso Lucchetta: il presidente ha scelto la via del dibattimento in aula per cercare di dimostrare la propria innocenza. È andata male, perché il giudice lo ha riconosciuto come responsabile della sicurezza e, di conseguenza, della violazione. Ora resta il secondo grado di giudizio, la Corte d’appello di Venezia.
Era finito male, quel match:tre a zero per le ospiti. «Ci tenevamo a ringraziarvi, ci dispiace non avervi fatto vedere una gara più lunga. È soprattutto questo che ci dispiace questa sera, perché è bellissimo vedere uno stadio così colmo», aveva detto a fine partita il capitano Marika Serafin. L’attesa per il match era stata caldissima: già prima dell'apertura dei cancelli, a due ore dal fischio d’inizio, centinaia di persone si erano messe in fila alla caccia degli ultimissimi biglietti disponibili, anche se garantivano solo il posto in piedi. Lì, evidentemente, qualcosa è saltato nel controllo delle presenze.
Non è la prima grana con la giustizia per Lucchetta, anzi. Un mese fa si è aperto il processo a carico del presidente per mancati versamenti di contributi previdenziali delle giocatrici. L’anno scorso, inoltre, Lucchetta ha patteggiato sempre per mancati versamenti previdenziali alla ditta “Eurosteel” di Codognè.
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