Tribunale del Riesame: Galan resta in carcere

VENEZIA. Giancarlo Galan resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del riesame, riunito da stamattina in camera di consiglio, dopo l’udienza di ieri. Sono prescritte le accuse ante 2008 ma rimangono quelle dopo tale data.
Per tutta la giornata di ieri la difesa e i pm hanno dibattuto le rispettive tesi e la camera di consiglio era stata rimandata ad oggi. «La speranza è che Galan venga scarcerato, la speranza minore è che gli vengano concessi gli arresti domiciliari», aveva detto Antonio Franchini, uno dei legali dell’ex presidente del Veneto, al termine dell’udienzanel corso della quale la procura aveva presentato a sorpresa gli interrogatori di due degli imprenditori chiamati in causa dall'ex 'dogè come presunti finanziatori della sua campagna elettorale.
In sostanza i due negli interrogatori smentivano quanto sostenuto nei memoriali da Galan, il quale sosteneva di non aver mai ricevuto dazioni dal Consorzio Venezia Nuova, ma solo dei finanziamenti illeciti per la campagna elettorale 2005, reato finito in prescrizione. Secondo i memoriali di Galan, parte del denaro datogli dagli imprenditori sarebbe stato intascato senza che lui ne fosse informato dalla ex segretaria e grande accusatrice Claudia Minutillo. Le affermazioni dei due imprenditori, che negano i pagamenti, potrebbero di riflesso alleggerire la stessa posizione di Minutillo.
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