Treviso, un errore cambia sesso all’avvocato difensore: condanna da cancellare

TREVISO. Una lettera, una sola lettera: una “a” al posto di una “o”. Un errore banale ma che rischia di fare tutta la differenza del mondo: dalla possibile condanna definitiva a, invece, l’assoluzione per prescrizione dei termini. L’imputato è il castellano Oscar Dario, e la lettera – incriminata e sbagliata – è quella che ha trasformato il suo avvocato difensore, Francesco Murgia di Treviso, in Francesca Murgia, che è un’avvocatessa di Cagliari: è a quest’ultima che per errore è stata notificata la data dell’udienza in Cassazione di un processo che vede Oscar Dario imputato – e condannato in primo grado e in appello – per truffa.
Quindi l’udienza si è tenuta senza la presenza del difensore, circostanza che ha portato l’avvocato “giusto”, Francesco Murgia, a presentare un ricorso straordinario. E, visti i precedenti simili – rari, ma è già successo – l’errore formale porterà quasi di certo all’annullamento della sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna di Dario. Si torna indietro di una casella, insomma, ma il tempo passa e c’è il rischio concreto di superare la linea della prescrizione. Dario, alla fine, per quell’errore banale potrebbe proprio cavarsela.
L’iter. Il castellano, cinquant’anni, era stato condannato in primo grado nel settembre del 2014 dal tribunale di Treviso per una truffa legata a compravendite immobiliari. Tre anni dopo, a novembre del 2017, la Corte d’appello di Venezia aveva confermato quella condanna a poco più di un anno. Da lì il ricorso in Cassazione e ora l’errore “fatale”.
Il precedente. La prescrizione, in passato, aveva già salvato il castellano da un procedimento in cui era stato condannato nei primi gradi di giudizio. A Dario, infatti, era stata inflitta nel febbraio del 2016 una pena di due anni e sei mesi per dichiarazione fiscale fraudolenta, attraverso l’utilizzo di fatture legate a operazioni inesistenti, per quasi un milione di euro. La maxi evasione era emerso nel corso delle indagini sul fallimento della “Immobiliare Roberta Srl”, della quale lo stesso Dario era amministratore.
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