Riforniva Treviso di crack e cocaina: scarcerato. Caccia al fornitore
Lo spacciatore 28enne era stato arrestato dalla polizia locale vicino alla stazione delle corriere. Era già stato denunciato, ora dovrà lasciare la regione: il giudice gli ha imposto il divieto di dimora in Veneto

È stato scarcerato dal giudice ma ha la misura del divieto di dimora nella Regione Veneto il richiedente asilo nigeriano di 28 anni, M.O. (difeso dall’avvocato Giovanni Autiero), arrestato dalla polizia locale di Treviso, poco dopo aver spacciato una dose di crack, da mezzo grammo, ad un giovane nei pressi della stazione delle autocorriere di via Roma.
La convalida
L’udienza s’è tenuta ieri in carcere a Santa Bona, dove, lo spacciatore africano, era rinchiuso dalla sera di lunedì, giorno del suo arresto. Il giudice Cristian Vettoruzzo ha convalidato l’arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, eseguito dagli agenti di via Castello d’Amore, e successivamente l’ha scarcerato, “espellendolo” di fatto dal territorio regionale, pena l’aggravamento della misura.
È stato convalidato anche il sequestro dei circa trenta ovuli di crack e i 600 euro in contanti, che aveva in tasca, ritenuti probabile provento di spaccio. Il 28enne nigeriano, formalmente senza fissa dimora, abitava presso un suo connazionale a Treviso Stando a quanto emerso sul suo conto, in passato era già stato denunciato per spaccio.
Caccia al fornitore
Ora gli agenti della polizia locale, stanno concentrando la loro attenzione sul cellulare del richiedente asilo per cercare di risalire al fornitore. Il giovane spacciava crack e cocaina in centro a Treviso, spostandosi a piedi, per non attirare i sospetti delle forze dell’ordine. Poi incontrava i clienti nel luogo pattuito via telefonino.
L’arresto risale al tardo pomeriggio di lunedì. Da tempo gli agenti della sezione di polizia giudiziaria di via Castello d’Amore, impegnati sul fronte della lotta allo spaccio in città, s’erano messa sulle tracce del richiedente asilo nigeriano, sospettato di gestire un discreto giro di spaccio in centro non solo di crack ma anche di cocaina.
Il 28enne s’era dato appuntamento per le 17.15, in un luogo appartato del centro, con un giovane tossicodipendente, per cedergli una dose di crack. Ma poco dopo, verso le 17.30, mentre stava andando a fare un’altra consegna, stavolta di cocaina, ha capito che qualcosa non andava ed era seguito da agenti in borghese. A quel punto, M.O. ha preso dei piccoli ovuli che aveva in tasca ed ha iniziato a ingerirli.
L’indagine
Il fatto ha innescato l’intervento degli agenti del comando di via Castello d’Amore. Poco meno di una decina di ovuli gli sono stati trovati ancora in bocca, mentre altri, in tutto una ventina, li aveva ingeriti.
Per questo motivo è stato necessario trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello, dove poi ha espulso gli ovuli. Il 28enne nigeriano è stato portato nella caserma di via Castello d’Amore per essere fotosegnalato e successivamente condotto nel carcere di Santa Bona.
Ieri l’udienza di convalida in carcere da dove poi, nel pomeriggio, è uscito con in mano una sorta di decreto di espulsione dal Veneto. Rischia il carcere se dovesse venire trovato di nuovo a Treviso.
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