Treviso. Sexy ricatto all’amante: filma gli incontri con il suo titolare dentista

Aveva ripreso con una telecamera nascosta gli incontri sessuali con il suo datore di lavoro, un dentista che l’ha denunciata

TREVISO. È costata cara a un dentista cinquantenne l’attrazione fatale per la nuova segretaria. Un weekend di trasgressione trascorso nella casa al mare della quarantenne sulla riviera romagnola si è trasformato prima in un ricatto e poi in un’indagine per estorsione che vede la donna nel mirino della Procura di Cesena (luogo in cui è avvenuto materialmente il ricatto). La donna respinge al mittente tutte le accuse e anzi afferma di essere stata costretta a quei rapporti sessuali da quello che era il suo datore di lavoro.

Il weekend

I fatti al centro dell’indagine risalgono ormai all’anno scorso. L’uomo, un dentista di cinquant’anni con studio nella prima periferia di Treviso, ha da poco assunta una nuova segretaria. Tra i due, rapidamente, si instaura un rapporto che va ben oltre l’orario di lavoro. Il professionista però è sposato e quindi si fa sempre più complicato per lui tenere in piedi il doppio stile di vita.

La situazione però gli sfugge di mano dopo aver trascorso un weekend romantico nella casa al mare di lei a Milano Marittima. Qui i due hanno diversi rapporti sessuali che però vengono ripresi all’insaputa del professionista da una telecamera nascosta all’interno di una pianta posizionata in un angolo della camera da letto. L’uomo non sa nulla delle registrazioni e, probabilmente colto dal senso di colpa, le dice che il loro rapporto extraconiugale non può più andare avanti e che sarebbe anche il caso che la donna lasciasse il lavoro.

L’estorsione

È a questo punto che la donna rivela all’ormai ex amante di essere in possesso dei video che provano la loro relazione clandestina. E gli dice anche chiaramente che sarebbe stata disposta a renderli pubblici a meno che lui non le avesse dato dei soldi. Spiazzato dalla cosa il professionista in un primo tempo si dice pronto a pagare ma poi si rende conto che sarebbe stata solo la prima tranche di diversi altri ricatti. Per cui decide di confessare tutto alla moglie e poi di passare al contrattacco.

L’ultimo atto della vicenda si svolge ancora nella casa al mare della donna dove i due si trovano, in teoria, per discutere di come chiudere la vicenda in maniera soddisfacente per tutti. In quella occasione lui si dice anche pronto a pagare quello che la donna chiede. In questo caso però è lui a registrare tutto il dialogo con un registratore nascosto nei pantaloni. È con questo che, senza dire nulla alla donna, si presenta dai carabinieri di Cervia per denunciare formalmente la donna che ora si trova indagata per il reato di estorsione.

La donna respinge al mittente tutte le accuse affermando in maniera particolare che è stata tutta una strategia del cinquantenne per liberarsi di lei sia dal punto di vista personale che professionale. E che i rapporti sessuali erano richiesti sotto il ricatto del possibile licenziamento. Ora gli inquirenti stanno valutando il materiale probatorio e si saprà se la Procura chiederà il rinvio a giudizio della donna. —


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