Inverno demografico, a Treviso meno classi, meno professori: tagliate 55 cattedre

Il dato emerge dal confronto fra l'organico di diritto (basato sulle iscrizioni) appena pubblicato dall'Ufficio scolastico provinciale e quello comunicato nel maggio 2024

Mattia Toffoletto
La scuola Pascoli in via Salsa a Treviso
La scuola Pascoli in via Salsa a Treviso

 

Prima te ne rendi conto dalle iscrizioni, poi dalle classi perse. Ma è anche dalla riduzione dei posti da docente che si ha la prova provata dell'impatto dell'inverno demografico. Saranno cinquantacinque le cattedre in meno alle primarie statali della Marca per settembre 2025.

Il dato emerge dal confronto fra l'organico di diritto (basato sulle iscrizioni) appena pubblicato dall'Ufficio scolastico provinciale e quello comunicato nel maggio 2024. Una riduzione di insegnanti (verosimilmente supplenti) che si intreccia con il parallelo taglio di 53 classi rispetto a settembre 2024. «Invece di ridurre le cattedre, si potevano mantenere gli stessi organici, alzando la qualità dell’insegnamento e favorendo lo studio personalizzato», attaccano Paola Bortoletto, presidente nazionale Andis, e Salvatore Auci, consigliere nazionale Snals.

Entrando più nel dettaglio, la sforbiciata alle cattedre si accompagna al calo di 1.173 alunni nelle sole elementari, le più falcidiate dalla denatalità. Calo che trova evidenza anzitutto nelle 24 classi prime non formate (a Treviso è successo per le Vittorino Da Feltre, a Monigo). Così, se per l'anno scolastico 2024-2025 era stata calcolata la necessità di 3.576 docenti, per il prossimo si scende a 3.521. Il tutto tenendo conto che, in estate, potrebbero esserci aggiustamenti e correttivi, legati alla mobilità degli insegnanti (i trasferimenti, specie se fuori provincia e regione) e all'eventuale presenza di ulteriori alunni disabili. Tanto che, nei prossimi mesi, verrà ufficializzato l'organico di fatto, ossia quello definitivo.

I numeri attuali, però, indicano già la rotta. Se l'anno scorso si sommavano 33.684 scolari, ora si arriva a 32.511, di cui 12.696 iscritti al tempo pieno. Analizzando le 3.521 cattedre previste per il prossimo anno scolastico, spiccano le 53 in meno alla voce "posti comuni": insegnanti di italiano, matematica, educazione motoria.

Quelli per il sostegno, complici le necessità sempre maggiori (da anni gli "alunni certificati" risultano in crescita), aumentano invece di tre unità: da 444 a 447. Cinque in meno i posti riservati all'insegnamento della lingua straniera (da 88 a 83), stesso totale per il potenziamento (311).

Dietro i numeri, però, c'è un vuoto. Quello delle classi che non ci sono più, delle primarie chiuse, degli scolari in progressiva diminuzione. «Era chiaro che l'organico di diritto, fondato sulle iscrizioni, avrebbe comportato una riduzione di insegnanti. Perché non si coglie l'occasione per comporre classi più piccole, penso anche alle superiori, e migliorare la qualità dell'insegnamento?», obietta Auci.

«Bisognerebbe mantenere gli organici dell'anno scorso, organizzando percorsi di studio personalizzati sulle esigenze dei singoli alunni», conclude Bortoletto, dell'associazione nazionale dirigenti scolastici. Fatto sta che quasi 1.800 studenti mancheranno, dal prossimo settembre, alle elementari della Marca. E l'emorragia comporterà la perdita di 55 cattedre. —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso