Treviso: scheda con 5 euro “per la famiglia del Trota”

La beffa di un elettore che ha voluto invalidare il voto a Breda di Piave lasciando una dedica speciale per il figlio di Bossi e le sue disavventure giudiziarie
Umberto Bossi e il figlio Renzo al prelievo dell'acqua dalla sorgente del Po a Pian del Re sul Monviso, Torino, 16 settembre 2011. ANSA/ DI MARCO
Umberto Bossi e il figlio Renzo al prelievo dell'acqua dalla sorgente del Po a Pian del Re sul Monviso, Torino, 16 settembre 2011. ANSA/ DI MARCO

BREDA DI PIAVE - Una banconota di 5 euro dentro la scheda con una dedica particolare: “Per la famiglia del Trota”. E’ stata la beffa di un elettore di Breda di Piave, comune di quasi 8 mila abitanti nell’hinterland di Treviso. Siamo nella Marca feudo della Lega Nord e il gesto fa tanto più rumore, oltre a far sorridere, perché può essere il segnale del mutato umore nei confronti del Carroccio e del famigerato “cerchi magico”. Del resto, quando in campagna elettorale Bossi senior è venuto a Conegliano, a riceverlo c’erano sì e no 300 militanti, contro i 5 mila radunati da Beppe Grillo nella stessa città, sempre nelle settimane scorse. E il consenso della Lega nella seconda città della Marca è precipitato al 5 per cento, la metà del Movimento Cinquestelle.

A Breda, intanto, è caccia al misterioso burlone della sezione 5 di Saletto che ha voluto annullare la scheda lasciando la banconota per il figlio di Bossi, a salace commento delle recenti disavventure giudiziarie. Il vento dell’antipolitica ha soffiato forte anche nella Marca fino a qualche mese fa roccaforte di Zaia e di Gobbo, con quattro elettori su dieci che hanno disertato le urne.

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