Per la Treviso in Rosa la Forza sfila in passerella al teatro comunale

Stasera, 3 maggio, al Teatro Del Monaco di Treviso la sfilata di 52 donne oncologiche. Bardi:«L’evento è un simbolo di vita, il male si può vincere»

Margherita Bertolo
Le donne dell'associazione la Forza in passerella sfilano al teatro Dal Monaco
Le donne dell'associazione la Forza in passerella sfilano al teatro Dal Monaco

Lo sport e l’energia, la forza e la bellezza. La prossima Treviso in Rosa sarà tutto questo. Perché all’evento sportivo di domani, 4 maggio, che mira a portare per le strade della città diecimila donne, quest’anno si aggiungerà la sfilata de “La Forza in Passerella”, organizzata dall’omonima associazione di promozione sociale presieduta da Michela Bardi.

Un’iniziativa di solidarietà, sensibilizzazione, rinascita, nata con lo scopo di offrire uno spazio di condivisione a supporto di pazienti oncologiche.

E così stasera alle 20.30, a sfilare al teatro comunale Mario Del Monaco, saranno 52 donne dai 28 ai 79 anni. Accomunate da una diagnosi oncologica e dal desiderio di ritrovare la propria femminilità.

«Quando si incontra questa malattia – racconta Michela Bardi, presidente dell’associazione La Forza in Passerella – si avverte una forte solitudine».

Una sorta in incomprensione da parte del mondo esterno: «Se ti trucchi mentre fai le terapie, allora quello che hai non è così grave. Se hai una diagnosi oncologica ma non fai la chemio, allora sei meno grave» prosegue.

Poi c’è il desiderio di trasmettere fiducia, forza, speranza: «Quando ho incontrato il tumore – prosegue Bardi – ho trasmesso ai miei cari che non ce l’avrei fatta. Ma allo stesso tempo non conoscevo persone che ce l’avessero fatta, non avevo una visione davanti a me. Ecco, voglio non succeda più. Per questo, la sfilata per noi è un concetto di vita. Siamo nella passerella della vita ogni istante. Non solo il giorno dell’evento».

Da questa consapevolezza, nel 2020 sono nate le prime iniziative. E in cinque anni, “La Forza in Passerella” è diventata un’associazione i cui eventi superano i confini del Veneto arrivando fino alla Sicilia.

Ogni sfilata è un rito, un’emozione. «Ci incontriamo due volte prima della kermesse, per fare le prove – racconta Bardi – il giorno della sfilata si parte nel pomeriggio col trucco e parrucco.

Poi c’è la vestizione. Alla fine, vuol dire dedicare una giornata a noi stesse. Doris Feltrin, la nostra stylist, chiede la collaborazione ai negozi della zona dove andiamo a sfilare. Divise in batterie, le modelle provano gli abiti e con l’aiuto di Doris scelgono quelli più adatti a loro. Ma per l’uscita finale, indossiamo un abito diverso, da principesse. Un vestito nostro, che esce dal nostro armadio, e spesso ce lo scambiamo».

Quest’anno il primo sodalizio con la Treviso in Rosa, all’insegna della forza, della salute, del riscatto: «Per Treviso in Rosa è il coronamento di un sogno – commentano gli organizzatori della manifestazione, promossa da Trevisatletica e Corritreviso, con il patrocinio della Lilt – dopo dieci stagioni della grande corsa e camminata della domenica, allarghiamo il ventaglio delle iniziative all’intero weekend, arrivando nel cuore del centro storico con il Tiramisù in Rosa e al teatro comunale con la splendida iniziativa della Forza in Passerella. Due momenti aperti anche agli uomini. Mentre Treviso in Rosa continuerà a essere una delle poche corse in Italia dedicate esclusivamente alla donne».

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