Treviso, Provincia senza sold:su rotonde e strade nessuno taglia l’erba

Situazione rischiosa anche per la visibilità degli incroci, il presidente Marcon: «Competenza su 1.200 chilometri»
Le condizioni di un incrocio
Le condizioni di un incrocio

TREVISO. Le bizzarrie della stagione certo non hanno aiutato. Gli sbalzi di temperatura, poi la pioggia, l’esplosione del caldo. Ma sulla viabilità trevigiana la primavera ha portato anche a un problema legato alla manutenzione del verde lungo rotonde e cigli stradali. A causa dell’erba alta in alcuni casi più di un metro la visibilità in rotonde e incroci è molto ristretta. Non agevola la selva - questa volta burocratica - che avvolge le competenze: Anas, Veneto Strade, Provincia e amministrazioni comunali hanno tutti lo stesso problema.

I fondi per la manutenzione stradale e lo sfalcio dell’erba sono risicati e nessuno più riesce a garantire uno sfalcio regolare alla vegetazione. Così, da Castelfranco a Vittorio Veneto, da Montebelluna a Oderzo al capoluogo Treviso la situazione è analoga: rotonde che sembrano boschi, cartelli stradali semi coperti dalla vegetazione, visibilità ostruita che rischia di provocare incidenti.

Le condizioni di fossi e canali, soffocati dalle piante
Le condizioni di fossi e canali, soffocati dalle piante

In Provincia ammettono il problema: un primo appalto di sfalcio d’erba è stato affidato ma non è riuscito a coprire l’intero territorio provinciale. Il problema è peraltro ben noto anche a Sant’Artemio, dove il presidente della Provincia, Stefano Marcon, ammette: «L’anno scorso è accaduto lo stesso. Siamo senza soldi, e non per colpa nostra.

La Provincia di Treviso ha entrate proprie per 63 milioni, ne dà a Roma 43 e ne restano 20: 10 per mutui e 10 per gli stipendi. Per tutto il resto si vive giorno per giorno, con i risparmi». Il problema è che l’erba alta in prossimità di rotatorie e incroci pericolosi potrebbe costare la vita a qualcuno. «Lo sappiamo, e per questo consideriamo l’erba alta una vera emergenza», commenta Marcon, «abbiamo una rete stradale di 1.200 chilometri che per la manutenzione ordinaria avrebbe bisogno di almeno un paio di milioni di euro. Per tagliare l’erba ma anche per sistemare l’asfalto o cambiare i segnali. Il ministro Delrio ha annunciato l’arrivo di 200 milioni per le Province, vedremo nella prossima finanziaria». La situazione è grave anche nella manutenzione dei canali, una rete di migliaia di chilometri dove l’acqua cresce più in fretta e le erbe infestanti salgono rigogliose.

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