A Treviso la Provincia scivola sull’Imu: arretrati per 110 mila euro

Mancati pagamenti per Villa Franchetti e per vari immobili a Treviso. L’errore scoperto negli ultimi mesi. Altri 60 mila euro per gli acconti del 2025

Federico De Wolanski
Villa Franchetti
Villa Franchetti

Anche agli enti pubblici ogni tanto sfugge qualcosa. È il caso della Provincia di Treviso che in tema di Imu si vede costretta ora pagare un “ravvedimento operoso” da 110 mila euro per fare fronte al mancato versamento degli imposta su Villa Franchetti a Preganziol, e vari altri immobili di sua proprietà nel territorio di Treviso.

Un conto che sale a circa 170 mila euro tenendo conto degli acconti per il 2025 da versare per gli edifici che aveva “dimenticato”.

Villa Franchetti

Il primo caso riguarda lo storico edificio lungo il Terraglio, la bellissima villa con parco che da anni rappresenta una spina nel fianco dell’amministrazione provinciale non avendo trovato fino ad ora un adeguato progetto di valorizzazione dopo anni di proposte e bandi di gara.

«Per un mero errore» spiega la Provincia nelle determina di bilancio pubblicata pochi giorni fa, « non sono stati corrisposti gli importi relativi al saldo Imu 2022 ed all’acconto Imu 2023, ed è pertanto necessario provvedere prima possibile alla regolarizzazione di quanto dovuto mediante lo strumento del ravvedimento operoso».

Di qui il bonifico al Comune di Preganziol per complessivi 23 mila euro dovuti per quasi 16 mila euro ai ravvedimenti per le passate annualità, e per altri settemila all’acconto da versare come acconto per l’anno in corso.

Il conto salato di Treviso

Sviste, a cui si aggiunge il più spinoso tema del “dovuto” al capoluogo per altri edifici provinciali, scuole in primis. A fine 2024 l’amministrazione del capoluogo ha presentato al S.Artemio un conto salatissimo riferito all’Imu per gli immobili scolastici tra 2019 e 2023. La cifra totale richiesta alla Provincia da capogiro: 1,1 milioni di euro circa.

Ne è nato un confronto serrato tra gli uffici tributari di Ca’ Sugana e quelli del bilancio della Provincia che ha ridotto la cifra tra 500 mila e 600 mila euro che dovrebbe arrivare alla firma di un accordo di pagamento nei prossimi giorni.

Nel frattempo, per quelli stessi immobili, onde evitare sanzioni e interessi, per l’anno 2024 la Provincia ha avviato un altro “ravvedimento operoso” per 94.282 euro, che si unisce ad un acconto 2025 – sempre per lo stesso gruppo di edifici– da 48.206 euro.

Così facendo, in attesa di chiudere la transazione per gli anni passati, la Provincia dovrebbe mettersi in regola con i pagamenti dovuti tra l’anno scorso e questo. Capitolo chiuso? Si spera di sì visto che la Provincia ha bilanci ristretti, per non dire ristrettissimi, e con gli aumenti di costi degli appalti in corso, non può certo permettersi manica larga.

Chi sorride sono invece le amministrazioni di Treviso e Preganziol che – vivendo le stesse difficoltà di bilancio della Provincia – si vedono riconosciuti nuovi introiti tributari di cui avevano bisogno per far quadrare i rispettivi conti. 

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